Quarantena Covid, il Css valuta modifica tempi di isolamento
2 Settembre 2022È arrivato il parere del Consiglio superiore di sanità (Css) sulla riduzione dell’isolamento dei positivi a Covid da 7 a 5 giorni con test negativo e sulla riduzione della durata massima da 21 a 15 giorni. Il ministero lo aveva richiesto a luglio e adesso i tecnici stanno studiando il parere. A quanto si apprende, in base anche ad altre valutazioni, per esempio di tipo epidemiologico, si deciderà se e quando emettere una circolare. L’indicazione del ministro della Salute Roberto Speranza è molto netta: «se una persona è positiva deve restare a casa», poi, sul numero dei giorni di quarantena «la valutazione in queste ore viene fatta dal Css». «Secondo le evidenze scientifiche del Css – rimarca il ministro a Radio Capital – se una persona è positiva, è positiva, sintomi o non sintomi, e se lo è deve stare in isolamento per evitare che il contagio possa diffondersi in maniera troppo larga».
«Continuo a pensare – ha proseguito il ministro della Salute – che dobbiamo mantenere un elemento di prudenza e precauzione. Abbiamo una fase diversa. Quella più difficile, drammatica, delle chiusure dure, delle esperienze che ciascuno di noi ha vissuto sulla propria pelle è alle spalle grazie soprattutto a una campagna di vaccinazione straordinaria. Questo non significa – ha aggiunto – far finta che il Covid non c’è più. Sarebbe un atteggiamento sbagliato». I tantissimi italiani positivi a Covid, e quindi in isolamento, non potranno votare il 25 settembre? «Questa è sciocca campagna elettorale, che mi interessa relativamente. Come già fatto nelle ultime elezioni, perché con il Covid si è già votato con queste disposizioni in grandi città come Roma, Milano, Bologna, Napoli e Torino, c’è la possibilità del voto domiciliare, è prevista. Così come ci sono persone che per ragioni di infermità non possono votare e si può fare riferimento al voto domiciliare, lo stesso si può utilizzare anche in questo caso». Replica così il ministro Speranza alle polemiche sul fatto che le norme sull’isolamento taglierebbero fuori dal voto centinaia di migliaia di italiani positivi a Covid.
L’allerta è quindi ancora alta, ma la curva dei contagi attualmente in calo potrebbe dunque spingere ad un ulteriore allentamento delle misure in vigore. I dati giornalieri segnano comunque delle fluttuazioni al rialzo: sono 31.088 i nuovi contagi nelle ultime 24 ore (ieri 8.355). Rallentano invece i ricoveri Covid nell’ultima settimana. Complessivamente si registra una ulteriore diminuzione dei pazienti adulti, sia in reparto ordinario che in terapia intensiva, pari al 14,2% rispetto alla settimana precedente. Sono i dati relativi al report del 30 agosto degli ospedali sentinella aderenti alla rete di Fiaso. Il mese di agosto, dunque, è stato contrassegnato dal segno meno: un calo progressivo delle ospedalizzazioni cominciato già a fine luglio e proseguito per tutto agosto. A diminuire nell’ultima settimana sono stati sia i ricoverati nei reparti ordinari (-14%) sia i pazienti nelle terapie intensive (-18,2%). «La recente segnalazione di un aumento dei casi di infezione da Sars-Cov-2 attualmente non si riflette su un aumento dei ricoveri. Registriamo, infatti, un calo dei pazienti che, insieme a quelli osservati nelle precedenti settimane, si traduce in una riduzione della pressione sulle strutture ospedaliere. Molti ospedali hanno chiuso i reparti Covid perché non ci sono più pazienti ma avendo piani operativi per riattivare tempestivamente quei posti letto. Sarà fondamentale mantenere bassi i numeri e questo passerà necessariamente da una nuova spinta sulla campagna vaccinale per over 60 e fragili: accogliamo con grande ottimismo l’annuncio del Ministero della Salute di avere già a metà settembre la disponibilità di nuovi vaccini aggiornati contro la variante Omicron», commenta il presidente Fiaso, Giovanni Migliore.