Raffaele Iaccarino, con lo sport ho vinto il cancro
9 Maggio 2021
“Per stimare il danno economico al mondo dello sport – spiega Giampaolo Duregon, presidente dell’Anif – dobbiamo ragionare su tutto il periodo della pandemia, sperando di esserne fuori entro questa primavera. La situazione è che nei primi 2 mesi del 2020 (gennaio-febbraio) eravamo già in perdita per l’imminente arrivo del Covid in Italia. Nei tre mesi successivi (da marzo a maggio) la perdita è stata totale a causa del lockdown, mentre nei seguenti quattro mesi (da giugno a settembre) è stata al 50%. A ottobre la perdita è del 40% mentre a novembre sarà totale…Per il 2020 prevediamo un calo sostanziale pari al 70%, considerando che il totale del flusso economico annuo dei 100mila centri sportivi è 12 miliardi, solo per il 2020 il danno economico è di otto miliardi e mezzo circa. Nel 2021 – conclude Duregon – molto dipenderà da quando supereremo l’emergenza Covid, ma prevediamo danni intorno al 50/60% rispetto al 2019”.
ANIF EuroWellness è un’organizzazione senza fini di lucro che promuove i valori associativi tra i centri sportivi di tutta Italia, facendo attività di squadra con i maggiori player di settore, allo scopo di favorire la crescita dell’intera filiera. Per ANIF “fare rete” significa dare una voce univoca al mondo dello sport, del fitness e del wellness.
Questi i dati statistici e le previsioni per il 2021. Intanto il 6 giugno si riapriranno le palestre, piscine e centri sportivi nelle zone gialle con entrate contingentate e patenti vaccinali. Ma quante strutture veramente saranno in grado di rimettersi in gioco?
Ne parliamo con un valido Personal Trainer: Raffaele Iaccarino.
Come ha vissuto e vive Raffaele Iaccarino la paura della pandemia ed il disagio legato alle indispensabili misure restrittive?
Inizialmente è stato tutto un tourbillon di emozioni, miste tra paura, rifiuto, successiva accettazione ed isolamento. Superato lo shock iniziale e subentrando la razionalità, dovuta col passare del tempo anche alla conoscenza maggiore del virus, la paura più grande è stata quella di poter nuocere al prossimo e così sentirsi responsabili della sofferenza altrui, soprattutto dei familiari più vicini e deboli. Ad esempio, ho dovuto prima vaccinarmi per poter rivedere i miei nonni dopo un anno, così come il passare le feste Pasquali totalmente in solitudine visto che la mia famiglia è residente a chilometri di distanza e lo spostamento nel primo lockdown era totalmente impossibile. Questa oltre ad essere una piaga sanitaria, è stata una vera e propria piaga sociale, che ha contribuito ad aumentare le distanze e la diffidenza nel prossimo.
Quanti danni la pandemia, i lockdown e la cattiva gestione politica hanno arrecato al settore Wellness-Fitness-Personal Trainer?
La gestione politica inerente al sezione Wellness è stata VERGOGNOSA. Le palestre e lo sport in generale sono stati demonizzati ed ostracizzati dal primo momento. Primo settore a chiudere ed ultimo ad aprire, senza alcuna evidenza scientifica, considerato un luogo ad alto contagio. Ci si è dovuti reinventare, annaspando nel mondo dell’online dalla sera alla mattina. Ciliegina sulla torta, l’eliminazione del ministero dello Sport, (dal quale, anche in maniera raffazzonata, è arrivato un minimo di ristoro), in virtù della solita figura di “Rappresentanza”, dispensatrice di belle frasi fatte…ma di pochi fatti. Eppure il mondo sportivo in Italia, rappresenta il 3-4% del Pil, con il valore di produzione che sfiora i 60 miliardi di euro. Il problema è che ripristinare la fiducia nella sicurezza dei centri sportivi non sarà cosa immediata, pertanto i gestori si ritroveranno con grandi perdite per molto tempo, senza figure di riferimento e compensazioni adeguate. Ci sarà da stringere la cinghia ancora per molto, sperando in una forte ripresa, di certo non dovuta alle azioni politiche, ma all’ amore della gente per lo sport, prima fonte di prevenzione e benessere.
Se si riuscisse a dare a ciascuno la giusta dose di nutrimento ed esercizio fisico avremmo trovato la strada per la salute (Ippocrate). Cosa Le hanno dato l’attività fisica ed il Fitness in termini di crescita personale e professionale?
Per me lo Sport è tutto. Fin da bambino, son cresciuto in una famiglia di calciatori che ha respirato sport a 360 gradi, sia praticato che in tv, a partire dal Calcio, alla corsa, fino al Bob, al curling o alle nottate passate a vedere le regate di Luna Rossa e Mascalzone latino. Terminati gli studi ho provato ad intraprendere la carriera di agente di commercio ma puntualmente scappavo da lavoro e correvo in palestra, anche in giacca e cravatta pur di respirare quell’aria. Alla fine ha vinto la palestra e con i proventi del Tfr, ho investito nella mia formazione sportiva, iniziando come istruttore in sala attrezzi, con paga da capolarato (3 euro all’ora) fino ad arrivare ad oggi, in cui sono Club Manager di una struttura di 4000 mt quadri, la Fit4You, e un personal trainer piuttosto affermato. In un momento buio della mia vita, nel 2016, ho dovuto lottare contro il cancro, e grazie al progetto Revolution una disciplina che ho creato, per cui faccio da formatore di tipo funzionale e che oggi annovera in Italia decine di istruttori e certificati, l’ho superato in un battito di ciglia Ad oggi per non farci mancare nulla, durante il lockdown, per arrestare la mia sete di movimento, ho iniziato a giocare a tennis, in quanto sport con un evidentemente distanziamento e giocato all’aperto e dopo sei mesi son già negli agonisti, partecipando alla Coppa Italia. Allo sport devo tutto…. anche la vita. Non so se non fossi stato in questo mondo, se per me ci sarebbe ancora un mondo.