Ranitidina, un po’ di chiarezza
30 Settembre 2019L’Agenzia itliana per il farmaco e Federfarma insieme per assicurare una corretta informazione ai pazienti riguardo il ritiro dei farmaci già bloccati e ritirati dal mercato.
L’iniziativa nasce dall’obiettivo di fornire informazioni corrette ai pazienti e dissipare la confusione creata da false liste di farmaci e notizie inesatte sulle misure precauzionali adottate dall’Aifa riguardo il ritiro dei farmaci a base di ranitidina. A tal fine le farmacie possono esporre e darne diffusione in rete, un messaggio sui farmaci in questione e su come comportarsi. Il messaggio è stato condiviso sulla pagina Facebook di Federfarma e la stessa Aifa ha pubblicato sulla propria pagina Facebook un post sull’argomento nel quale, anche a seguito della diffusione su WhatsApp di messaggi virali con contenuti inesatti, chiede la massima collaborazione per condividere in rete informazioni corrette.
In sostanza, al paziente va comunicato quanto segue:
“Se stai usando un medicinale a base di #ranitidina non sospendere la terapia: consulta il medico che ti potrà dare un altro farmaco, o il farmacista se hai acquistato un farmaco da automedicazione. L’ AIFA Agenzia Italiana del Farmaco – pagina ufficiale ha preso misure a scopo precauzionale, per la tua salute, in quanto alcuni farmaci o lotti di alcuni farmaci contenenti ranitidina potrebbero essere contaminati da una sostanza chimica potenzialmente cancerogena, presente peraltro a livelli molto bassi e non dannosi anche in alcuni alimenti.
Gli elenchi dei lotti di farmaci che – per motivi precauzionali – non possono più essere venduti e di quelli che non devono più essere utilizzati sono disponibili nella pagina: https://www.aifa.gov.it/revisione-ranitidina
Contrariamente a quanto circolato sui social le misure non riguardano altri medicinali.
Per informazioni puoi anche chiamare il numero verde dell’AIFA 800-571661 #Federfarma #FederfarmaInforma #FarmacoVigilanza”.
Federfarma suggerisce di stampa ed esporre in farmacia il messaggio per informare la clientela che solitamente non usa strumenti informatici.
Anche da parte dell’Aifa, sempre nella stessa ottica, è stata attivata un’intensa attività di comunicazione che invita a diffidare di qualsiasi elenco difforme da quelli su indicati e fornisce informazioni a operatori sanitari e ai cittadini.
Ai primi ricorda che, l’impurezza la N-nitrosodimetilamina (NDMA), ed è stata riscontrata nel principio attivo ranitidina prodotto dall’officina SARACA LABORATORIES LTD, ma al momento si stanno effettuando delle analisi per verificare la presenza di NDMA anche nella ranitidina prodotta da altri siti, e ai pazienti trattati con i medicinali a base di ranitidina, la terapia può essere sostituita con un trattamento alternativo autorizzato per le stesse indicazioni. Ai pazienti, invece, dice di non sospendere il trattamento con un medicinale a base di ranitidina se è stato prescritto dal medico, ma di consultarlo prima possibile per concordare con lui un trattamento alternativo (un altro medicinale diverso da ranitidina, indicato nel trattamento delle condizioni in cui lo stomaco produce quantità eccessiva di acido). Ai pazienti in trattamento con un medicinale di automedicazione a base di ranitidina, l’invito è di consultare il medico o il farmacista che potranno consigliare un farmaco alternativo.