Ratzinger la scelta, “non sono scappato”
2 Marzo 2023Sabato 4 marzo, alle 18.30, nell’arciconfraternita SS. Sacramento e Natività, in Sant’Agnello, la presentazione del libro di Orazio La Rocca.
L’11 febbraio 2013 Benedetto XVI annunciava la sua decisione di voler rinunciare al pontificato.
A dieci anni di distanza da quella scelta che ha cambiato non solo la vita di Joseph Ratzinger ma la storia della Chiesa e del Papato, l’autore del libro, Ratzinger, La Scelta, “Non sono scappato”, il giornalista vaticanista Orazio La Rocca, ne ripercorre le tappe salienti con la testimonianza del suo segretario particolare mons. Georg Ganswein, che ha curato la prefazione del volume , già alla terza ristampa, per i tipi della San Paolo.
“ La decisione di Benedetto XVI di rinunciare al pontificato, da lui comunicata l’11 febbraio 2013 e che sarebbe divenuta effettiva “dal 28 febbraio alle ore 20”, “era talmente grave – rileva mons. Ganswein- nella sua prefazione – che in quel momento avevo personalmente immaginato un’aspettativa di vita di Benedetto XVI di non più di un anno”.
La previsione di mons. Gaenswein non si è avverata, tanto che gli anni trascorsi come “emerito”, hanno invece addirittura superato i quasi otto che furono di pieno pontificato.
La Rocca li ripercorre con dovizia di particolari, menzionando ogni piccola uscita, gesto, scritto, scambio, di cui Benedetto XVI è stato protagonista una volta preso possesso del suo nuovo alloggio da “dimissionario” nell’ex monastero Mater Ecclesiae, dimostrando così, evento per evento, quanto sia stata ancora intensa l’attività del Pontefice emerito seppur nel nascondimento e nella obbedienza al suo successore.
Rimangono comunque spazi di “manovra” al Papa emerito per testimoniare il suo rinnovato contributo alla Chiesa, come ad esempio le partecipazioni ai Concistori e alla stessa canonizzazione di San Giovanni Paolo II e San Giovanni XXIII, il suo dialogo teologico mai interrotto con importanti realtà dell’ebraismo mondiale, la sua indefessa testimonianza di “Verità” che già in vita gli aveva guadagnato la nascita di un certo movimento a supporto di una sua proclamazione di “Dottore” della Chiesa.
Anche le iniziative in comunione e a sostegno dello stesso Francesco come la consacrazione al Cuore Immacolata di Maria di Ucraina e Russia al momento dell’invasione dell’esercito di Putin.
Il volume non tralascia naturalmente le ultime fasi più dure come la scomparsa del fratello Georg e le accuse di aver coperto un prete pedofilo mossegli dopo il Rapporto di Monaco.
Pagina dopo pagina, emerge soprattutto la difesa appassionata di La Rocca della scelta cruciale e straordinaria di Ratzinger, quella appunto delle dimissioni, che, sintetizza efficacemente mons. Gaenswein nella prefazione, ha fatto sì che alcuni trasformassero Benedetto XVI in un “eroe” e altri, al contrario, “aspramente lo criticassero quasi fosse un secondo Celestino V e anche lui, avesse “per viltade fatto il gran rifiuto! come scrisse Dante Alighieri”.
Quasi due partiti, insomma, in cui Gaenswein non si riconosce rigettando sia l’uno, sia l’altro.
Ed anche La Rocca, ricostruendo passo dopo passo i quasi dieci anni trascorsi al monastero, sembra voler dare le chiavi per sfatare entrambe le ricostruzioni e far emergere quella più semplice e allo stesso tempo onesta: il passo indietro di un uomo che alla Chiesa ha dato tutto se stesso.
A fare gli onori di casa, il Sindaco di Sant’Agnello, Piergiorgio Sagristani, l’Amministratore Parrocchiale don Francesco Saverio Iaccarino, il Priore Michele Guastaferro.
Interverranno, Rosario Salerno, Aniello Clemente, Gaetano Milone. Sarà presente l’autore del libro.