Reflusso gastrico, ecco come gestire i sintomi
4 Settembre 2024Dall’obiettivo di ridurre l’acidità nello stomaco a quello di prevenire il passaggio del contenuto gastrico nell’esofago, con un meccanismo d’azione più fisico che farmacologico: la gestione della malattia da reflusso gastro-esofageo (GERD) si è trasformata negli anni e ha portato allo sviluppo di prodotti che formano una barriera protettiva, prevenendo il reflusso stesso. Il tema è al centro di una seconda videopillola della International Pharmaceutical Federation (Fip) ripresa da Farmacista33.
I meccanismi implicati nella GERD
La GERD è dovuta a un’interazione di meccanismi chimici, meccanici, psicologici e neurologici che contribuiscono alla sintomatologia. La componente principale che determina il danno alla mucosa esofagea è il reflusso del contenuto gastrico, che può superare le difese dell’epitelio dell’esofago e che contiene varie sostanze: particelle di alimenti, acido, bile, enzimi come la pepsina, fino al normale microbiota.
Per la gestione del reflusso, il primo consiglio è modificare dieta e stile di vita. I farmacisti possono comunicare ai pazienti l’importanza di questi cambiamenti nel prevenire in modo efficace il reflusso. Tuttavia, è altrettanto utile prevenire gli effetti dannosi e i sintomi del reflusso tramite trattamenti efficaci, soprattutto nei casi di malattia grave, in modo da prevenire e trattare anche le complicanze.
Il trattamento della GERD
Gli inibitori della pompa protonica (IPP) restano il trattamento standard per la GERD, anche se alcuni pazienti non rispondono adeguatamente a questi farmaci. In questi casi è consigliabile indagare a fondo le ragioni alla base della persistenza dei sintomi, piuttosto che gestire empiricamente i pazienti con IPP, evitando inutili costi ed eventi avversi dovuti a dosi più elevate e prolungate di questi farmaci.
Per i pazienti che mostrano una risposta parziale agli IPP, vi è la possibilità di associare dei prodotti protettivi della mucosa, come gli alginati o quelli a base di acido ialuronico. Questi medicinali non sono inferiori agli IPP nell’alleviare i sintomi del reflusso e nel migliorare la qualità di vita dei pazienti sia in monoterapia, che in combinazione con gli IPP. Gli alginati prevengono il reflusso attraverso un’azione fisica, non sistemica, caratteristica: reagendo con l’acido dello stomaco, l’alginato di sodio produce un gel a bassa densità che galleggia sul contenuto dello stomaco e forma una barriera che protegge la mucosa gastrica e funge da strato protettivo per sopprimere in modo efficace il reflusso. In ultimo, questa barriera affronta il problema della tasca acida, che si forma nella giunzione tra stomaco ed esofago dopo aver mangiato e ha un ruolo significativo nel reflusso: il gel di alginati può intrappolare questa tasca, riducendo o prevenendo il reflusso.
L’utilizzo delle app per migliorare la gestione della GERD
Uno strumento importante per la gestione della GERD è rappresentato anche dalle applicazioni per smartphone. Attualmente ci sono app che possono aiutare i medici a migliorare l’educazione del paziente e a monitorare il trattamento, l’aderenza e l’autogestione della malattia, anche attraverso il monitoraggio di fattori scatenanti dei sintomi e dell’aderenza ai farmaci. Queste app possono incoraggiare i pazienti a comportamenti più sani, aumentare il loro coinvolgimento e l’empowerment, tutti aspetti cruciali nella gestione dei fattori di rischio legati allo stile di vita. Alcune applicazioni, inoltre, consentono di personalizzare la definizione degli obiettivi del trattamento, forniscono promemoria sui dosaggi e facilitano la comunicazione tra medico e paziente.