Riabilitazione, i Sindacati Confederali sul piede di guerra
11 Marzo 2021In una nota a firma congiunta, indirizzata al Prefetto di Napoli, al presidente della Regione Campania e ai direttori generali delle Aziende Sanitarie della Campania la Funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil proclamano lo stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori delle aziende accreditate con il Ssr della Campania afferenti alla macroarea della riabilitazione ex articolo 26 della legge 833 del 78.
Nonostante la sottoscrizione del nuovo contratto della Sanità privata, avvenuta lo scorso mese di ottobre, che faceva seguito ad un precedente verbale di accordo tra Regione Campania, Organizzazioni Sindacali e Confindustria volto a garantire la copertura del costo del Ccnl alle aziende accreditate per la riabilitazione ex articolo 26, ad oggi, sono pochissime le aziende accreditate per la riabilitazione che hanno provveduto a dare applicazione economica e giuridica al contratto.
Da qui la decisione delle organizzazioni sindacali di proclamare lo stato di agitazione
del personale delle Aziende accreditate per la riabilitazione dell’intera Area Metropolitana di Napoli, chiedendo al contempo la formale attivazione, entro i termini di legge, della preventiva procedura di conciliazione.
Tre, si legge nella nota stampa, i punti dolenti: la Regione Campania non ha ancora convocato le Organizzazioni Sindacali a seguito della sottoscrizione del verbale di accordo del 13 gennaio 2021 e non ha ancora approvato la delibera di esecuzione del Dl fiscale sull’argomento; la Regione Campania ha, per contro, in corso trattative con parti datoriali che rischiano di incrementare il dumping contrattuale; le Aziende non hanno applicato nessun istituto derivante dalla sottoscrizione del Cnl Sanità privata avvenuta in data 8 Ottobre 2020.
Hanno siglato il documento, per la Fp-Cgil, Marco D’Acunto, per la Cisl_Fp, Massimo Imparato, per la Uil-Fpl, Salvatore Altieri.