Riabilitazione Nocera Inferiore, assistenza negata
14 Settembre 2022Riabilitazione negata ai pazienti con patologie gravi e così Villa dei Fiori denuncia il Distretto sanitario di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, per mancanza di cure.
Non avremmo mai voluto farlo – dichiara l’amministratore della struttura Domenico Vuolo – ma purtroppo la drammaticità della situazione non ci ha dato alternative. Da luglio nulla è cambiato, sono novantuno i pazienti che il Distretto sanitario non ha potuto curare: in gran parte si trattano di bambini e anziani, e nelle prossime settimane aumenteranno. I pazienti, affetti da patologie molto gravi, avrebbero dovuto continuare le cure prescritte da medici specialisti e dalla Commissione dell’Asl Salerno, ma non è stato possibile nonostante sia stato compiuto un percorso medico e burocratico con ben nove passaggi tra visite, accertamenti e pratiche varie per ottenere alla fine la dovuta autorizzazione, mai arrivata.
Secondo i responsabili di Villa dei Fiori, struttura che ha in cura i pazienti, nel futuro supererà il budget assegnato, ma è stato superato, si suppone che nel futuro possa essere superato. Questa la spiegazione del blocco delle autorizzazioni da parte del Distretto nocerino.
È assurdo, basti pensare che siamo al 70 per cento del nostro budget – aggiunge Vuolo – Una cosa simile non era mai accaduta prima, ed è gravissimo perché significa creare danni enormi per la salute di questi pazienti. Abbiamo fatto di tutto per evitare che si arrivasse a questo, abbiamo sollecitato il Distretto sanitario per ben tre volte e abbiamo dimostrato, con pareri di medici, che interrompere le terapie avrebbe significato perdere i risultati già ottenuti e in molti casi determinare un peggioramento delle malattie. Ma non abbiamo mai ottenuto risposta. E da qui la decisione, presa a malincuore, di rivolgerci al giudice.
Ciò che colpisce – conclude – è l’indifferenza di politici, amministratori, responsabili sanitari di fronte ad un problema di tale enormità che dovrebbe spingere chiunque a prendere posizione, e invece sono ancora pochi quelli che l’hanno fatto, e ai quali va il ringraziamento delle famiglie.