Riccardo La Barbera, la musica è una salvezza reale da molte negatività umane
1 Luglio 2024Solo chi conosce il senso profondo della musica può trascinarsi fuori dalle miserie umane. Più o meno “ad orecchio” questa una delle frasi celebri di Beethoven….
In questa frase riconosco la potenza della musica e soprattutto la purezza del suono di cui essa si compone. È una salvezza reale da molte negatività umane presenti senza sosta – purtroppo direi in modo ancora più massiccio e consolidato oggi – ma la sua azione solo può funzionare se a livello di ascolto e di assorbimento si è ancora in grado di prestare la propria attenzione coinvolgendo le profondità oltre che la mente, per primi animo e cuore rispetto alla nostra mente. Esiste molta musica diffusa in ogni angolo del mondo usata solo come sfondo e spesso perde la sua funzione magica che invece dovrebbe essere sostenuta in modo naturale come avveniva in passato. L’arte in generale è l’espressione spontanea di ogni popolo che riflette un’esistenza, è il segno del Dare in modo incondizionato per aprire un varco di luce ovunque esista una superficie inerte o malevola. Il compito dell’artista è dunque in continuo aggiornamento proprio per creare opere che suscitino interesse e che permettano all’uomo di rigenerarsi, di ossigenarsi, di capire che succede facendo leva su altre vibrazioni. È l’esempio che c’è un altro essere umano che tenta di far brillare un buio e dare ombre a troppe luci.
Essere nato in una famiglia di artisti, musicisti, pittori etc. ha facilitato il suo percorso di avvicinamento alla musica?
Si, l’essere nato circondato dalla musica, dalla pittura e dall’arte in generale è stata la migliore culla che poteva capitarmi. È fondamentale nelle fasi iniziali di una vita avere certi stimoli, che possono anche allontanare da un fulcro e orientare all’opposto ma in questo caso è successo il contrario, la progressione artistica della mia famiglia continua.
L’amore per il Jazz è scoppiato all’improvviso( Billy Holliday…)ed è stata questa alla fine la sua scelta d’elezione. Cosa le trasmette questo genere musicale e che cosa le consente di offrire agli altri?
Quando avevo 18 anni Billie Holiday ha fatto il suo ingresso in modo dirompente nella mia vita e praticamente appena conseguita la patente, da quando mi mettevo in auto ascoltavo solo musica jazz e nello specifico la voce struggente di Billie mi dava sensazioni incredibili e cercavo di condividere ciò con amici e ragazze che mi capitava di frequentare, sebbene con scarsi risultati rispetto all’ascolto che proponevo. Anche la musica classica faceva parte dei miei viaggi, erano momenti di consolidamento della conoscenza di questi suoni, di studio, oltre che di piacere e stupore per questa propensione. Il jazz è una forma musicale ancora piuttosto giovane, in continua evoluzione e trasformazione non solo nel corso degli anni ma anche percepibile attraverso l’ascolto di un brano o di un album. Ritengo che questa sia una grande fortuna da cogliere lasciandosi penetrare e sorprendere come musicista e come fruitore. Soltanto così questa grande risorsa, grazie alla sua forza centrale nell’improvvisazione, a sua volta può generare e rigenerare energia in chi vi tende orecchio e anima.
Quali i suoi progetti immediati e futuri? Il musicista Riccardo La Barbera coltiva ancora un sogno nel cassetto, magari più di uno che comunque si propone di realizzare?
Nell’immediato le mire personali sono protese a continuare nel processo di divulgazione in cui sono impegnato da qualche anno nel portare avanti i miei progetti principali. Ora prevalentemente il piano solo su navi da crociera, un’attività necessaria anche a livello di sostentamento per la mia famiglia oltre che come crescita artistica. Nel futuro si vedrà, importante è non perdere aderenza con i propri equilibri e la propria realtà interiore lasciando che tutto si disponga con naturalezza senza che si debba troppo programmare il domani, e lasciando che le sorprese, così facendo, possano accadere. Sicuramente portare il mio sound nel mondo attraverso questo progetto, come sto facendo nell’ultimo periodo, serve a migliorare e ad ampliare sempre più il mio raggio di azione e rappresenta un grande stimolo da alimentare ed accrescere per tutti, oltre che per me stesso.