Riforma medici di famiglia, il punto della situazione dall’incontro Governo-Regioni

Riforma medici di famiglia, il punto della situazione dall’incontro Governo-Regioni

13 Febbraio 2025 Off Di La Redazione

Nessuna decisione immediata sul futuro dei medici di famiglia, ma un confronto avviato tra Governo e Regioni sulla riforma della medicina generale. Il vertice di maggioranza a Palazzo Chigi, con la premier Giorgia Meloni, i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, il ministro della Salute Orazio Schillaci, dell’Economia Giancarlo Giorgetti e il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga, si è concluso con una “fumata grigia”.

“La riunione di oggi a Palazzo Chigi è stata l’occasione per un confronto ampio su diversi temi della sanità, a partire dalle liste d’attesa fino ai medici di famiglia” ha dichiarato il ministro Schillaci. “Un Servizio sanitario nazionale più efficiente e soprattutto più equo è un obiettivo comune del Governo, delle Regioni e dei partiti di maggioranza per migliorare i servizi ai cittadini.”
Dal canto suo, Fedriga ha ribadito che “non è stato espresso nessun orientamento” sul futuro status giuridico dei medici di famiglia, ribadendo che “dobbiamo valorizzare l’alleanza con la medicina del territorio, che è il primo presidio perché tutto il sistema sanitario funzioni”. Fedriga ha annunciato che il tema sarà approfondito nella Conferenza delle Regioni, per definire una posizione condivisa prima di ulteriori confronti con il Governo.

Il nodo del rapporto di lavoro

Attualmente i medici di famiglia sono inquadrati come convenzionati, con un rapporto regolato da un Accordo Collettivo Nazionale (ACN), accordi regionali (ACR) e accordi integrativi locali. Il rinnovo dell’ACN avviene con ritardi significativi e il modello di convenzione è al centro del dibattito. L’ipotesi di un passaggio alla dipendenza nel SSN per garantire la presenza nelle Case di comunità è stata sollevata più volte, ma incontra la contrarietà della FIMMG.

 

Le Case di comunità, previste dal PNRR come pilastro della nuova sanità territoriale, necessitano di un’organizzazione strutturata con la presenza dei medici di famiglia. Schillaci ha ribadito la necessità di una collaborazione attiva: “Sulle Case di comunità e sulla medicina territoriale non possiamo arretrare: abbiamo bisogno della leale collaborazione dei medici di medicina generale”.

La discussione è aperta e nei prossimi incontri tra Governo e Regioni potrebbero emergere nuove soluzioni per definire il ruolo dei medici di famiglia nella sanità del futuro.

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: https://www.doctor33.it/articolo/63527/riforma-medici-di-famiglia-il-punto-della-situazione-dallincontro-governo-regioni