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Riforma Mmg, Fimmg: dialogo e confronto con il Governo
14 Febbraio 2025Fimmg ribadisce la propria disponibilità a un confronto costruttivo con il Governo e le Regioni sul futuro della medicina generale, respingendo al contempo ogni tentativo di strumentalizzazione del dissenso basato su ipotesi di riforma che, ad oggi, non hanno ancora preso forma concreta. “Siamo sempre stati un sindacato capace di assumersi responsabilità e favorevole a evoluzioni che rafforzino la solidità e l’universalità del Servizio Sanitario Nazionale”, dichiarato in una nota il segretario generale della Fimmg, Silvestro Scotti.
La riforma della medicina generale, sottolinea Fimmg nella nota, è un percorso avviato da tempo con la creazione delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (Aft) e delle Unita Complesse di Cure Primarie (Uccp), coerenti con il modello delle Case di Comunità previsto dal Pnrr. Tuttavia, Scotti sottolinea il blocco di questo processo per otto anni a causa della crisi economica, e denuncia il ritardo nell’attuazione di questi modelli organizzativi da parte delle Regioni.
Il nodo delle Aft e la necessità di una programmazione chiara
Fimmg chiede chiarezza sul motivo per cui non si sia ancora proceduto alla realizzazione effettiva delle Aft, obbligatorie per legge già dal 2012 con la riforma Balduzzi. «Forse il freno deriva dalla necessità di affinare la relazione tra singolo medico, Aft, Uccp e Case di Comunità. Questo impone di avviare la discussione su un nuovo Accordo Collettivo Nazionale (Acn), che tenga conto della realtà attuale e non insegua norme ormai superate dai tempi e dalle necessità», ha evidenziato Scotti.
Intanto, le Regioni devono comunicare al Ministero i contingenti di medici necessari per il nuovo bando del Corso di formazione in Medicina Generale, mentre a marzo dovranno essere programmati i nuovi ambiti carenti. La Fimmg avverte che il ritardo nelle decisioni potrebbe aggravare la carenza di medici di famiglia, già in sofferenza per i numerosi pensionamenti.
Il segretario Fimmg si dice preoccupato per le polemiche emerse nei giorni scorsi e invita a evitare la ricerca di scontri e nemici, sottolineando come la Fimmg continui a lavorare con il Ministero della Salute, le Regioni e i partiti politici per trovare una soluzione condivisa. «Accogliamo con favore la posizione della premier Giorgia Meloni di fermare le discussioni per avviare un dialogo più ampio, coinvolgendo tutti gli attori del sistema sanitario», ha affermato Scotti.
Nel frattempo, la Fimmg Lazio ringrazia i cittadini per il supporto alla protesta condotta attraverso la distribuzione di ricette colorate con una lettera aperta. L’iniziativa mirava a sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi per il SSN e sulla possibile perdita del rapporto fiduciario con il medico di famiglia. «Abbiamo scelto una forma di protesta che non creasse disagi, ma informasse in modo chiaro e corretto», ha dichiarato il sindacato regionale, annunciando la volontà di proseguire il confronto con cittadini e società civile.