Rsu Salerno, dure accuse ai manager napoletani della sanità

Rsu Salerno, dure accuse ai manager napoletani della sanità

29 Ottobre 2019 0 Di La Redazione

Assunzioni, i rappresentanti sindacali unitari salernitani accusano i manager di “dadaismo” nella gestione del settore che attiene alle forme di reclutamento.

I sindacalisti chiamano sul banco degli imputati il manager  Longo (Cardarelli) e Verdoliva (Asl Na1 Centro), “rei” di creare difficoltà al processo di assunzione o di non “concedere i nulla osta per coloro che, con contratti a tempo, determinato in altre Asl potrebbero avvalersi della possibilità di vedersi trasformati i contratti e liberare posti per lo scorrimento delle graduatorie e poter arruolare addirittura persone che non hanno nessun rapporto di lavoro e pertanto risultano disoccupati”.

“Di fronte a migliaia di cittadini napoletani in graduatoria – si legge nella nota – si evidenzia l’assurdità della scelta che, da ultimo, potrebbe determinare il paradosso di operatori dalla Puglia con contratti a tempo determinato siano costretti a venire in regione e togliere possibilità a cittadini campani di essere reclutati e poter lavorare nella propria terra”.

E ancora:  “bloccare le possibilità di convenzionarsi con le graduatorie da parte di operatori che lavorano a tempo determinato in altre Asl della Campania e su tutto il territorio nazionale mostra effettivamente la superficialità con cui si gestisce un’Azienda Sanitaria ed il fatto di non valorizzare il personale che ha operato in altre Aziende per oltre due anni, con cui non si ha la forza di dimostrare la propria autonomia e capacità manageriale”.

Quindi, la stoccata politica: “la nostra paura è che la maggior parte dei manager delle Aziende Sanitarie della Campania si sia coalizzata per denigrare, screditare e delegittimare il presidente De Luca, appellandosi a norme di legge (secondo loro illegittime) ma che, invece, vengono applicate su tutto il territorio nazionale a tutela e salvaguardia dei livelli assistenziali e della qualità prestazionale in ogni ente”.

Ed infine l’appello al governatore: “noi non possiamo fare altro che invitare ad un intervento il Governatore che tanto si è prodigato sul settore in questi anni, per fare sintesi su queste questioni, altrimenti dobbiamo immaginare che i manager che lui ha nominato siano i suoi principali nemici e principali fautori della confusione allo stato imperante nel servizio sanitario regionale”.