Rubano farmaci salvavita al Policlinico Federico II
8 Giugno 2024Entrare in farmacia e sentirsi dire che il farmaco che ti consente di andare avanti non c’è. E non a causa di una cattiva programmazione nell’acquisto ma perché qualcuno ha pensato di rubarli e di fare cassa persino sul dolore e sul rischio vita di ammalati gravi: pazienti oncologici, malati di sclerosi multipla, malattie rare …
Non fa differenza, per questi animali – con le più sentite scuse per gli animali che certe cose contronatura non le fanno – fra il rapinare una banca e rapinare una vita. Dopotutto di “piccioli” si tratta, come amava dire, l’ex capomafia oggi defunto, Totò Riina. E, alla fine, è anche più semplice e comporta minor rischio.
Così ancora una volta farmaci cosiddetti “salvavita” per un valore di circa 1 milione e 400mila euro sono stati sottratti alla farmacia dell’Azienda ospedaliera universitaria Federico II di Napoli. I ladri sarebbero entrati nell’edificio nel fine settimana scorso, ma la notizia è venuta fuori solo oggi.
Che dire, di fronte a simili mostruosità, se non che agli animali che rubano vanno aggiunti quelli che questa refurtiva la acquistano. E qui siamo in presenza di “industriali” e di “farmacisti” che consentono il formarsi della catena all’insegna del “dopotutto di piccioli si tratta”.
Come dice un vecchio adagio pecunia non olet ma certo l’acquisizione dello sterco del diavolo con queste modalità atroci non impedisce conati di vomito a ripetizione in quanti, in questo mondo di pazzi, hanno conservato un minimo di coscienza civica.