Ruggi, donna con profonda ed acuta sordità torna a sentire
4 Ottobre 2023Ad una paziente 66enne è stato applicato un impianto cocleare a sinistra, che le ha apportato notevoli benefici. L’inserimento di tale impianto, che alla luce dell’esperienza internazionale acquisita, risulta essere una procedura all’avanguardia, è stato effettuato dall’equipe del professore Francesco Salzano, responsabile della Clinica Otorinolaringoiatrica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno.
La signora R.M, una volta giunta all’Azienda “Ruggi d’Aragona”, presentava un quadro clinico-audiologico complesso, caratterizzato da una sordità profonda bilaterale per nulla responsiva al trattamento riabilitativo protesico, aggravato da una patologia degenerativa oculare con marcata ipovisione che comportava una pessima qualità di vita, essendo priva contemporaneamente di due sensi (udito e vista). Ciò le causava una tendenza all’isolamento sociale ed una marcata sindrome depressiva che la costringeva all’uso di psicofarmaci. In questo contesto risultava fondamentale il recupero di almeno uno dei due sensi compromessi ed in particolare l’udito che non era riabilitabile con gli apparecchi proteici, a causa della scarsa resa uditiva. La procedura alla quale si è sottoposta la paziente, ha previsto quindi una mastoidectomia (apertura della mastoide, osso posto dietro all’orecchio), in anestesia generale, con ingresso nella cassa timpanica, cocleostomia ed inserimento di un elettrodo multicanale all’interno del dotto cocleare. L’elettrodo, collegato ad un magnete posizionato sulla scatola cranica, viene poi attivato nella stessa seduta operatoria per verificarne il suo corretto inserimento. Successivamente l’impianto così confezionato, è connesso ad una esoprotesi posizionata dietro l’orecchio ed una volta acceso, ha dato inizio ad una fase riabilitativa che vede coinvolti oltre agli otoiatri, anche audiometriste e logopediste adeguatamente formate.
Il pieno successo di tale intervento è confermato da una dichiarazione della figlia della paziente, che spiega: “mia madre ipovedente con una profonda ed acuta sordità, dopo molteplici visite otorinolaringoiatre aveva perso la speranza, finché ha incontrato il professore Salzano e il suo gruppo che le hanno dato la possibilità di ritornare a sentire e la forza di andare avanti tra numerose difficoltà. Mia madre – aggiunge – ha cominciato a socializzare e a riconoscere le persone dalla voce, percepisce molti suoni e rumori e per la prima volta questa mattina ha parlato a telefono con la sorella”. “Siamo infinitamente grati al professore Salzano, alla sua equipe e all’Azienda “Ruggi d’Aragona” – conclude la donna – che con grande umanità e professionalità, sono riusciti a regalare finalmente un sorriso a mia madre”.