Ruggi, il Pronto soccorso non è poi così … pronto
17 Gennaio 2019Soccorrere il Ps che, se ha necessità di essese soccorso, in tutta evidenza, non è pronto. Al di la del simpatico gioco di parole resta la denuncia di Cgil-Fp, Cisl-Fp e Uil-Fpl che ne lamentano le carenze.
Ancora una volta si torna a parlare delle criticità del pronto soccorso della seconda azienda ospedaliera più grande ed importante per numero di accessi della regione Campania. Il problema sollevato – in una nota inviata alla Direzione generale dell’Aoup – dai segretari provinciali della Cgil Fp Cisl Fp e Uil fpl (Addesso Antonacchio e Conte) assieme a tutti i delegati Rsu. I sindacalisti hanno sollecitato il management aziendale a prendere seri provvedimenti per la grave ed inaccettabile situazione in cui versa il pronto soccorso del nosocomio cittadino. Nella nota si evidenzia come tutti gli operatori sanitari siano costretti a turni massacranti per cercare di soccorrere con grande professionalità e dedizione tutti i pazienti. Il sindacato ha indicato anche le strade percorribili: incremento e migliore organizzazione del personale ed un inevitabile quanto necessario incremento anche temporaneo di posti letto dell’osservazione breve intensiva.
“I pazienti dovrebbero essere al centro delle politiche di miglioramento della salute – dicono Cgil, Cisl e Uil – che è un bene garantito dalla costituzione eppure gli stessi pazienti sono costretti, nonostante la grande umanità e professionalità di tutto il personale sanitario, a subire continue deprivazioni della privacy e lunghissime attese con notevoli impatti negativi sul “bene salute.”
Pesante la denuncia fatta dalle Organizzazioni sindacali e dai delegati Rsu: “Un grido di aiuto verso l’attuale direzione aziendale strategica, investendo la direzione sanitaria, sorda alle istanze che partono dai sindacati di categoria, e sempre più lontana ai bisogni dei propri dipendenti ma soprattutto di tutta la cittadinanza, perché impelagata in oscure politiche volte unicamente ad ottenere risparmi di gestione”. Ed in effetti, il bilancio consuntivo 2017 ha fatto registrare un risultato di esercizio positivo pari ad euro 6 milioni.
Intanto al Pronto soccorso si sono verificati casi estremi (1 medico e 53 accessi) e 83 accessi simultanei di cui 8 a codice rosso senza nemmeno una sedia su cui farli sostare. “prima di pensare ad individuare un bed manager – concludono Addesso Antonacchio e Conte – ovvero il cosiddetto responsabile delle degenze e dei posti letto bisognerebbe trovare i letti, le risorse umane e soprattutto individuare spazi idonei.” A questo sembra aggiungersi l’allarme lanciato dal responsabile del servizio perché costretto a vedere mortificate le professionalità da lui dirette per mancanza di fattivo intervento del management aziendale. Da qui l’appello “a De Luca perché intervenga nella sua città per frenare questa ondata di inefficienze e di inattività”.