Ruggi, il trattamento del paziente cardiologico
27 Novembre 2019Tre giorni dedicati al cuore e alle nuove tecnologie diagnostiche. Da domani, giovedì 28 a sabato 30 novembre, Salerno ospita Cardioimaging 2019.
L’evento, di respiro nazionale, è presieduto da Giancarlo Acciarino, Alberto Gigantino, Carmine Vecchione e da Rodolfo Citro (direttore scientifico) dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’ Aragona” di Salerno.
Sono quasi duecento i partecipanti provenienti da tutt’Italia che si confronteranno al Grand Hotel Salerno (inizio dei lavori ore15) sulle metodiche per immagini in cardiologia con le quali oggi è possibile non solo riconoscere le malattie di cuore e vasi sanguigni con diagnosi sempre più precise, ma eseguire la maggior parte delle terapie.
Obiettivo principale del convegno è di mettere al centro della discussione il paziente cardiologico e di affrontare tutti i metodi gestionali, focalizzando l’attenzione sull’importanza dell’imaging per una corretta diagnosi e cura.
Le metodiche d’imaging hanno avuto negli ultimi decenni un notevole progresso ed un’ampia diffusione contribuendo al miglioramento complessivo del diagnostic workup. Attualmente l’imaging influenza in maniera notevole gli snodi decisionali nella gestione dei pazienti con patologia cardiovascolare orientando le diverse opzioni terapeutiche, sia esse mediche sia interventistiche o chirurgiche.
Accanto all’ecocardiografia, che ha sviluppato nuove tecniche quali lo spekle tracking e l’imaging 3D-4D, troviamo la risonanza magnetica, la TC multislice e le metodiche nucleari che possono essere utilizzate ed integrate per ottimizzare la gestione del paziente, pianificare il follow-up ed il timig di interventi chirurgici o percutanei per numerose patologie cardiovascolari.
La tre giorni di studio salernitana si focalizzerà sulle specifiche caratteristiche, sui vantaggi e limiti, sul contenuto informativo e sugli aspetti innovativi che le varie metodiche possono fornire nelle patologie di maggiore interesse della pratica clinica quotidiana quali lo scompenso cardiaco acuto e cronico, la cardiopatia ischemica acuta e cronica, le cardiomiopatie, la fibrillazione atriale. Inoltre particolare attenzione sarà data ai pazienti con malattia aritmica ad alto rischio che necessitano di procedure invasive con impianto di CRT o ECD ed ai pazienti con valvulopatie, specie stenosi aortica e insufficienza mitralica, suscettibili di trattamento con TAVI e clip mitralica. Apposita sezione è stata dedicata per approfondire le caratteristiche e le indicazioni dei nuovi farmaci anticoagulanti alla luce dei risultati dei più recenti studi clinici, le più innovative terapie dello scompenso cardiaco, del diabete e delle dislipidemie e la possibilità, attraverso le metodiche di Imaging, di identificare i pazienti che più possono giovare di questi trattamenti e di verificarne l’efficacia durante il follow-up.
La crescita delle competenze, con la necessità di un approccio integrato delle varie professionalità coinvolte nell’iter diagnostico, è un altro aspetto della moderna pratica clinica.
Nell’ambito del cosidetto “Heart Team” emerge l’importanza del cardiologo esperto di imaging nell’interfaccia con gli altri componenti quali il cardiologo clinico, il cardiologo interventista, il radiologi, il medico internista, l’infettivologo, l’anestesista, il medico nucleare e il cardiochirurgo per la definizione del percorso terapeutico ottimale per il singolo paziente.