Ruggi, le sfilate politiche e la sicurezza dei malati
27 Agosto 2020Il manager D’Amato: “Le norme di sicurezza e prevenzione legate all’emergenza Covid non consentivano e non consentono l’ingresso in ospedale di persone estranee”.
Non si è fatta attendere la replica del direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” Vincenzo D’Amato, alle accuse lanciate dal senatore Matteo Salvini per avergli negato di visitare la struttura di via San Leonardo.
Infatti, con una nota ufficiale il manager dell’Azienda ospedaliera salernitana, ha preso le distanze dalla visita dell’esponente della Lega al Covid center.
“In relazione all’iniziativa di cui non è mai pervenuta preventiva richiesta a questa Direzione e che ha visto irrompere in ospedale il segretario della Lega accompagnato da altri politici candidati locali, si precisa quanto segue: le norme di sicurezza e prevenzione legate all’emergenza Covid non consentivano e non consentono l’ingresso in ospedale di persone estranee, a tutela della sicurezza dei pazienti e dell’intero personale. Nemmeno i familiari dei degenti, anche in casi di particolare gravità, possono accedere. È stato un atto non rispettoso delle regole, inopportuno in relazione anche all’attuale fase emergenziale e quanto determinatosi sarà oggetto di approfondimento. Da un anno e mezzo, la direzione dell’Azienda Ospedalieta Universitaria ‘Ruggi’, come quella di tutte le Aziende Sanitarie della Campania, si attiene rigorosamente a una precisa disposizione firmata dal presidente della Regione, che vieta ad esponenti di tutti i partiti di entrare negli ospedali per motivi politici, tanto più in periodo elettorale. Gli ospedali sono luoghi di sofferenza e di cura, non di demagogia, in ogni Paese civile”.