Ruggi, nuova tecnica innovativa di radioterapia
16 Maggio 2024Da oltre un anno e mezzo, presso l’Unità Operativa Complessa di Radioterapia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, diretto da Davide di Gennaro, si pratica una tecnica innovativa di radioterapia, denominata “Radioterapia frazionata nello spazio o a griglia”, che colpisce la neoplasia con dosi molto più elevate di quelle tradizionali, paragonabili alle radiazioni di un trattamento stereotassico, ma su volumi neoplastici maggiori, e con risultati migliori, senza causare effetti collaterali ai pazienti.
“Ad oggi – dichiara il direttore Di Gennaro – sono più di venti i pazienti trattati, ed i risultati sono al di là delle nostre aspettative, anche su coloro ai quali, effettuavamo una radioterapia palliativa o compassionevole” Questa tecnica è adoperata per neoplasie resistenti e dal volume molto grande, con diametri al di sopra dei cinque centimetri – continua Di Gennaro – e abbiamo potuto notare, esaminando in particolar modo, dal 2022, un paziente con un tumore di oltre 10 cm, ora toralmente in remissione, che la combinazione tra radioterapia potenziata e immunoterapia, da risultati che fanno ben sperare in una probabile guarigione”.
La suddetta tecnica, è stata oggetto di osservazione da parte di cinque giovani medici radioterapisti cinesi, che per cinque mesi, sono stati presenti nel reparto di Radioterapia del Ruggi, nell’ambito del Progetto “Cross Sciences MediCina”, per apprendere la procedura direttamente sul campo. “Seguendo il nostro esempio – spiega Di Gennaro – dopo tre mesi dal loro rientro in Cina, ed ispirandosi alla nostra esperienza, i medici osservatori, hanno irradiato quarantasei pazienti e ciò ci gratifica e ci rende orgogliosi di aver portato la nostra innovazione nel settore medico sanitario, in un Paese lontano e culturalmente cosi diverso, che ci guarda con ammirazione e con intenti collaborativi’.