“Ruggi”, operata con successo una 25enne con 3 tumori a un rene

“Ruggi”, operata con successo una 25enne con 3 tumori a un rene

31 Dicembre 2024 Off Di La Redazione

Il professore Paolo Verze, responsabile della Unità Operativa Complessa Clinica Urologica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, e la sua equipe hanno restituito il sorriso e la speranza ad una di 25enne, giunta al “Ruggi” dall’ospedale di Sarno, dove era stata ricoverata per un sanguinamento nelle urine, provocato da tre neoplasie al rene.
Il professore Verze, recentemente nominato membro della prestigiosa ‘Academy Europea dei professori di Urologia'(AAEU), ha deciso così di prendere in carico la paziente e dopo una approfondita anamnesi, ha scoperto che la donna era affetta da una sindrome genetica rara, la sclerosi tuberosa, che causa diverse manifestazioni a livello neurologico e cutaneo ed anche la predisposizione all’insorgenza di tumori.
“Era davvero anomalo – dichiara il prof Verze – che una ragazza così giovane avesse tre tumori contemporaneamente e la sua condizione era quindi alquanto sospetta. Dopo studi accurati, aggiunge, siamo giunti finalmente e prima di altri, alla diagnosi di sclerosi tuberosa e quando la biopsia ha evinto la positività di cellule neoplastiche al rene, abbiamo deciso di sottoporre la paziente ad un intervento in robotica, durante il quale sono stato affiancato dai dottori Gianmarco Sivestre e Ciro Barba, con il contributo dei medici anestesisti dottori Renato Gammaldi, responsabile del reparto di Rianimazione, insieme alla dottoressa Antonella Langone e alla equipe infermieristica”.
L’intervento in robotica, eseguito con successo, ha consentito l’enucleazione dei due tumori più grandi mentre il più piccolo, come da protocollo, è rimasto in sede per un periodo di sorveglianza. Inoltre, l’esperienza nella gestione di interventi in Robotica, acquisita dalla suddetta equipe, ha permesso la pratica di una tecnica sicura e convalidata, in grado di non compromettere la funzionalità del rene, poiché ha evitato e scongiurato il clampaggio dell’arteria renale.
“Siamo orgogliosi e soddisfatti di questo risultato – afferma il professore Verze – poiché abbiamo preservato nella sua integrità l’organo colpito dai tumori, mentre in altri centri medici era stata consigliata la sua completa rimozione. Tengo a ringraziare la Direzione strategica del Ruggi che ci garantisce e ci permette di poter svolgere il nostro lavoro con il supporto di tecniche innovative e strumenti tecnologicamente avanzati, con risultati eccellenti che sono sotto gli occhi di tutti”.
La giovane paziente è stata dimessa dopo tre giorni, la sua funzionalità renale è perfetta, dovrà sottoporsi a controlli di routine, ma potrà condurre una vita normale.