Ruggi, poco personale sovraccaricato di lavoro: pronto soccorso al collasso

Ruggi, poco personale sovraccaricato di lavoro: pronto soccorso al collasso

14 Giugno 2023 Off Di La Redazione

Pronto soccorso dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno al collasso: c’è poco personale e gravato da  sovraccarico di lavoro. E l’Azienda, per fronteggiare la carenza di personale in prima linea “prende in prestito” specialisti di un settore specifico, quali cardiologi, neurologi e pneumologi, impiegandoli in un reparto che non è di loro competenza. Per tale motivo 22 medici in servizio nella Torre Cardiologica hanno presentato un esposto in Procura contro la gestione dell’emergenza-urgenza del nosocomio cittadino.
Pronta la reazione del consigliere regionale salernitano della Lega in Campania Aurelio Tommasetti. “Solidarietà ai medici dell’ospedale di Salerno e preoccupazione per gli utenti che pagano la mancanza di organizzazione. La denuncia dei medici parla chiaramente di un trasferimento di personale, di fatto dirottato al Pronto Soccorso da altri reparti. Se confermati, questi fatti sarebbero molto gravi e minerebbero la credibilità dell’azienda sanitaria. Inoltre, secondo i medici stessi, non si tratterebbe di casi isolati, ma di una pratica che si ripete da anni”.
“È impensabile che il Pronto Soccorso di un’Azienda Ospedaliera Universitaria possa andare avanti con personale prelevato da altri reparti. Siamo consapevoli delle difficoltà, ma si rischia di lasciare scoperte aree essenziali: tra coloro che hanno presentato l’esposto ci sarebbero cardiologi, pneumologi, neurologi. Le competenze del personale sanitario vengono sminuite per colmare vuoti e si espone il medico a gravi conseguenze in caso di diagnosi errate. Non è superfluo aggiungere che scelte simili danneggiano la qualità dell’assistenza ai pazienti“ – prosegue.
Il consigliere regionale invita i vertici dell’Azienda a non rimanere in silenzio di fronte a queste accuse: “Dopo la fuga dei cardiologi, adesso i medici prelevati per il Pronto Soccorso rischiano di gettare ulteriori discredito sulle tante professionalità di alto livello presenti nella struttura” – conclude.