“Ruggi” Salerno, 43 i posti Covid dedicati
28 Marzo 2020Sempre nell’azienda ospedaliera universitaria salernitana, sono in arrivo i moduli prefabbricati, che verranno allestiti nel perimetro ospedaliero con 24 posti letto.
In attesa dell’arrivo del picco previsto per la fine della prima settimana di aprile, all’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno è corsa contro il tempo per attivare nuovi posti letto di terapia intensiva, approntare reparti dedicati e reclutare personale per fronteggiare l’emergenza Covid-19.
Il cronoprogramma stilato dalla direzione commissariale sta seguendo con puntualità tutti gli step prestabiliti.
I posti letto ad oggi disponibili sono 43, così suddivisi: 15 di terapia intensiva (inclusi posti per reti tempo dipendente: Ima, Ictus, Trauma); 8 degenza ordinaria, dedicati; 6 sub intensiva, dedicati; 8 Area emergenziale; 6 Area Pneumologia, dedicati (nuova attivazione).
Intanto l’Azienda Ospedaliera Universitaria salernitana ha avviato una fase decisiva di reclutamento di personale. Dal primo marzo, infatti, sono stati reclutati, con contratto a tempo determinato, 239 operatori, tra personale medico (anestesisti, pneumologi, infettivologi, farmacisti, radiologi) infermieristico e operatori socio – sanitari.
“I numeri sono importanti ed è un aspetto fondamentale se si vogliono attivare nuove strutture e nuovi posti letto – dichiara il commissario straordinario, Vincenzo D’Amato: in trenta giorni, dal 1 marzo al 1 aprile, sono entrati o stanno per entrare 239 operatori, ma è un numero in continuo incremento. In 140 sono gli infermieri, 60 gli operatori socio sanitari, 8 anestesisti che stanno per prendere servizio nell’ultimo mese e 10 tra pneumologi ed infettivologi. A questi si aggiunge anche l’adesione di nostri operatori in quiescenza. Ci auguriamo di poter affrontare al meglio questa emergenza e di poter attivare presto un numero ulteriore di posti letto”.
“Non va trascurato il lavoro svolto fin qui da tutto il personale, che voglio ringraziare, – prosegue D’Amato – altrettanto ritengo opportuno ricordare che lo sforzo profuso dall’Azienda viaggia sinergicamente con l’impegno dell’Università degli studi di Salerno: un lavoro di squadra fondamentale e determinante per affrontare l’emergenza sanitaria in corso”.