Ruggi, senza un intervento si rischia di ripetere il “caso Stopazzolo”
4 Ottobre 2024Un nuovo caso che richiama l’attenzione su situazioni di incompatibilità gestionale sta emergendo presso l’Azienda ospedaliera universitaria “Ruggi d’Aragona” di Salerno. Recentemente, la Corte dei Conti ha condannato l’ex direttore generale dell’Asp di Potenza, Giampaolo Stopazzolo, al pagamento di 51mila euro per aver percepito indebitamente sia lo stipendio da direttore generale che la pensione di anzianità. Il caso ha fatto discutere e ha evidenziato una grave mancanza di controllo amministrativo. Ora, una situazione analoga potrebbe ripetersi con il manager Vincenzo D’Amato, pensionato e al contempo direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria “Ruggi d’Aragona” di Salerno.
Mario Polichetti, responsabile nazionale del comparto Sanità e Politiche sociali dell’Udc, interviene in modo deciso: “Non possiamo permettere che la Regione Campania si trovi a fare la stessa brutta figura della Regione Basilicata per il caso Stopazzolo. La legge e la trasparenza vanno rispettate. Chiedo che D’Amato venga rimosso dal suo incarico immediatamente” – ha detto.
Polichetti prosegue sottolineando la necessità di un cambiamento: “D’Amato, visto anche il caso Coscioni, si è dimostrato non all’altezza delle esigenze del Ruggi. Serve una gestione più competente e attenta. La Regione deve agire subito per evitare ulteriori problemi alla sanità locale” – ha puntualizzato.
Infine, l’appello alla responsabilità: “La sanità è un bene prezioso per i cittadini e non può essere gestita con superficialità. È ora di garantire al Ruggi una guida all’altezza delle sue sfide” – ha concluso Polichetti.