Rummo temporaneamente fuori dall’emergenza cardiologica
28 Agosto 2019Per problemi tecnici (guasto angiografo) il nosocomio sannita, per un periodo resterà escluso dalla rete Ima, per cui le relative attività saranno smistate sul “Moscati” di Avellino.
San Pio in affanno. ll Nursind di Avellino segnala che da fine luglio l’azienda Ospedaliera San Pio di Benevento è momentaneamente uscita dal circuito della rete Infarto miocaardico acuto (Ima) per il guasto dell’unico angiografo presente per effettuare coronarografie e angioplastiche. L’ Azienda Ospedaliera San Pio quindi, nonostante sia un Dea di II livello ed hub per la rete Ima in Campania, si troverà a non poter accogliere pazienti con infarto Miocardico Acuto che saranno trasferiti tramite 118 al Moscati di Avellino.
L’utic-cardiologia del Moscati di Avellino si troverà a sopperire alle carenze strutturali e organizzative del nosocomio sannita il quale non avrebbe neanche i requisiti previsti dal decreto 64 che disciplina gli standard strutturali e tecnologici per l’emergenza cardiologica (in un ospedale hub della rete Ima è necessaria, infatti, la dotazione di due angiografi funzionanti). Il NurSind è preoccupato di questa situazione poiché si andranno ad incrementare i carichi di lavoro di una unità operativa come l’ utic-cardiologia del Moscati nel quale segnaliamo da tempo una grave carenza di personale infermieristico e di operatori socio-sanitari (Oss).
In questa unità operativa si segnala che – da decreto regionale 67 del 2016 – in base alla dotazione di posti letto mancherebbero all’appello 16 infermieri e 12 Oss. Nonostante la grave carenza d’organico questa unità operativa è un eccellenza della sanità regionale ma ora si troverà ad essere Hub di riferimento della rete Ima su una macroarea di ben 713mila abitanti fino a data da destinarsi. Siamo in attesa dell’espletamento della graduatoria a tempo determinato per infermieri che con notevole ritardo stenta ad essere pubblicata, inoltre chiediamo assunzioni di oss.
La nostra or sindacale resta preoccupata di tale situazione, chiediamo alla direzione strategica di monitorare l’Utic cardiologia e se necessario istituire una unità di crisi aziendale per supportare in eventuali situazioni di criticità questa unità operativa.