S.I.d.R.: “Estendere PMA anche a donne single se separate o con partner deceduto”
11 Maggio 2024“Le linee guida contenenti le indicazioni delle procedure e delle tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita, pubblicate dal Ministero della Salute, le quali prevedono che dopo la fecondazione assistita dell’ovulo il consenso alla PMA non può essere revocato e la donna può richiedere l’impianto dell’embrione anche se il partner sia deceduto o se è cessato il loro rapporto, sono senza dubbio una nota positiva, ma questo diritto andrebbe esteso anche alle donne single, in quanto di fatto la donna il cui partner è deceduto o è separato è una donna single”. Lo afferma il professor Ermanno Greco, Presidente della Società Italiana della Riproduzione (S.I.d.R.) in merito alla pubblicazione, da parte del Ministero della Salute, delle linee guida contenenti le indicazioni delle procedure e delle tecniche di procreazione medicalmente assistita, come richiesto dalla legge numero 40 del 2004.
“Nei centri PMA – prosegue – ci sono migliaia di embrioni che non possono essere impiegati e sicuramente la possibilità dell’embrioadozione favorirebbe la loro utilizzazione anche da coppie che non possono permettersi trattamenti onerosi. Inoltre, ciò andrebbe sempre nel senso della protezione dell’embrione, che è quello di essere trasferito in utero. Insomma, è necessario attuare una regolamentazione unica e organica sulla gestione del materiale congelato e non solo provvedimenti spot che, anche se utili, creano il rischio di recare ulteriore disparità e confusione in tutti i soggetti interessati. Ormai – conclude Greco – la legge 40 non esiste più di fatto, perché le sentenze della Corte Costituzionale ne hanno modificato totalmente l’impianto”.