Sabbia bianca in costiera sorrentina? Un pugno nell’occhio
4 Maggio 2021Lo stesso Lucio Dalla che rese celebre al mondo il “Golfo di Surriento” con la sua indimenticabile “Caruso” sarebbe inorridito ad osservare lo stravolgimento dei luoghi in atto a Marina Piccola, sull’arenile a ridosso della Villa Comunale cittadina, con la “colata” di tonnellate di sabbia bianca.
Un ripascimento fuori da ogni regola, in atto da giorni con l’uso di “pale meccaniche”, a ridosso del nero costone tufaceo, per coprire ed integrare la sabbia vesuviana (di colore nero), presente lungo il litorale di Marina Piccola in attesa di una ripresa di attività balneari già problemi burocratici per il mancato ripristino dei luoghi da parte di alcuni concessionari.
“Non è la prima volta che viene segnalato tale anomalo ripascimento con l’apporto di sabbia bianca lungo la costa di Sorrento che assumerà le sembianze di un atollo del Pacifico – ha dichiarato Claudio d’Esposito, Presidente del Wwf Terra del Tirreno. “Ricordiamo – ha aggiunto l’esperto ambientalista – che siamo in area Demaniale e in un Sito di Interesse Comunitario (Sic) e ci si chiede se sussistano tutte le autorizzazioni necessarie degli Enti sovraordinati preposti a garantire la compatibilità chimica, biologica e geologica di tale intervento e che certificano la qualità e provenienza dei materiali riversati sul bagno asciuga della costa di Sorrento.
Un inizio di stagione turistica “nuvoloso” con Associazioni locali per la legalità, schierate a fianco dello stesso Comune anche per ridare libera fruizione a tratti di costa dove ancora si segnalano impedimenti abusivi.