Salerno, “Caciobond” per combattere la crisi

Salerno, “Caciobond” per combattere la crisi

23 Aprile 2020 0 Di Giuseppe Manzo

L’idea della Coldiretti ha riscosso già un notevole successo: tante coppie lo hanno prenotato, anche con dedica, come portafortuna, per i matrimoni.

 

Anche il settore caseario campano è in profonda crisi per l’epidemia Covid-19. Come contrastarla. Con il “caciobond”, il primo caciocavallo con latte di bufala che si acquista oggi per essere consumato dopo la stagionatura di due anni.

L’ iniziativa nasce dalla Coldiretti Salerno e dal caseificio Giuseppe Morese ( in foto ) di Pontecagnano Faiano, azienda storica con produzione interamente realizzata con il latte delle proprie bufale. Una forma di pagamento anticipato per sostenere economicamente il settore bufalino di fronte ad una forte crisi della domanda.

Il “caciobond”, che pesa undici chili, è prodotto da sessanta litri di latte di bufala e richiede due anni di stagionatura.

L’idea ha riscosso già un notevole successo: tante coppie lo hanno prenotato, anche con dedica, come portafortuna, per i matrimoni al 2020, essendo in molti casi rinviato quest’anno.

“La crisi dell’export, il calo della domanda hanno comportato una crisi improvvisa del settore bufalino della Regione Campania e della provincia di Salerno, dove insistono la maggior parte degli allevamenti bufalini – ha spiegato il direttore di Coldiretti, Enzo Tropiano – di qui l’idea di trasformare il latte in eccedenza in caciocavalli di bufala, con l’obiettivo di salvaguardare l’intero comparto che non può fermarsi. I consumatori acquistano il prodotto e lo ritirano due anni dopo, a stagionatura completata consentendo agli imprenditori di ricevere, subito, la liquidità per fronteggiare il dopo emergenza”.