Salerno, i lavoratori della sanità privata in piazza
25 Agosto 2020Antonacchio e Salvato: “La decisione di non ratificare la preintesa da parte di Aris e Aiop è una vera e propria vergogna, inflitta sulla pelle di tutte le professioniste ed i professionisti”.
Un sit-in di protesta questa mattina davanti alla sede della Prefettura di Salerno dei lavoratori della sanità privata per il mancato rinnovo da 14 anni del contratto collettivo nazionale.
“Continua la mobilitazione contro Aris e Aiop, andremo avanti fino a sciopero nazionale – dichiarano i segretari generali della Cisl-Fp e Uil di Salerno Pietro Antonacchio e Donato Salvato – oggi siamo stati in piazza sotto la Prefettura di Salerno così come indicato dalle Segreterie Nazionali per presidiare in tutti i territori sotto alle prefetture e a seguire, lunedì 31 agosto, con presidi e assemblee in tutte le strutture Aiop e Aris”.
“Continua la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori della Sanità privata, promossa, per il rinnovo del contratto – aggiungono – una protesta, che punta anche allo sciopero, legata alla mancata ratifica da parte delle associazioni Aiop e Aris della preintesa per il rinnovo del contratto, atteso da 14 anni, raggiunta lo scorso 10 giugno. Una scelta, quella delle due associazioni, contro la quale i sindacati sono scesi in piazza a Roma lo scorso 5 agosto in piazza Montecitorio e che sta registrando momenti di protesta in tutti i territori”.
“La decisione di non ratificare la preintesa da parte di Aris e Aiop – continuano i segretari delle due sigle salernitane – è una vera e propria vergogna, inflitta sulla pelle di tutte le professioniste e i professionisti della sanità privata, definiti eroi quando si tratta di fare profitto e poi negati di ogni diritto. Un comportamento inqualificabile ed irresponsabile. Intensificheremo la lotta passando per il 31 e fino allo sciopero nazionale”.
“Basta padroni predoni coi soldi pubblici”, queste le parole scelte dai coordinatori della Sanità privata Antonio De Sio Antonio e Antonio Malangone rispettivamente della Cisl-Fp e Uil-Fp di Salerno – per una mobilitazione che chiama in causa anche Governo e Regioni, ai quali i sindacati chiedono un presa di posizione a sostegno delle lotte e dei diritti dei lavoratori e contro questi soggetti che non meritano di lavorare con soldi pubblici”.
Una delegazione sindacale è stata ricevuta dalla dal vice capo Gabinetto della Prefettura di Salerno dottoressa Bevilacqua alla quale i segretari di categoria hanno esplicitato le problematiche relative alla vertenza in atto sottolineando l’irritualità della condizione atteso che la preintesa era stata già sottoscritta e che il 31 luglio ha visto la marcia indietro delle parti datoriali, atteggiamento inspiegabile atteso che il 50% del costo contrattuale è a carico delle Regioni e che nella sostanza la sottoscrizione di un contratto che fa riferimento alla scadenza nel 2018 tendeva ad equiparare i lavoratori privati ai pubblici a testimonianza del loro operato, della dedizione al lavoro e della loro estrema professionalità.
“Prepariamoci per lo sciopero generale di tutto il comparto – concludono Antonacchio e Salvato.