Salerno, la guida delle aziende sanitarie tra luci ed ombre
8 Agosto 2019Per il segretario Generale della Cisl-Fp di Salerno, Pietro Antonacchio, si prospettano situazioni diverse, di partenza, fra la gestione dell’Asl e dell’Azienda ospedaliera universitaria.
Il sindacato esprime la sua valutazione sulle nuove nomine apicali della sanità salernitana. “La conferma di Iervolino a Direttore Generale – sottolinea Antonacchio, mostra il riconoscimento del suo lavoro da commissario e la chiara volontà di dare continuità al suo operato nell’ottica di una definitiva riorganizzazione dell’azienda finalizzata a potenziare i presidi di assistenza e la qualità delle prestazioni. Per fortuna si è dato valore all’operato e forse per la prima volta nonostante le nostre preoccupazioni si è data una giusta valutazione al merito. Per quanto attiene l’Azienda Ospedaliera purtroppo devo constatare che il compito di D’Amato sarà veramente gravoso poiché nei 20 mesi di mandato del direttore generale, gli ultimi sei mesi sono stati caratterizzati da totale immobilismo e come sempre accade i nodi verranno al pettine del nuova dirigenza commissariale.”
Per il sindacalista: “È opportuno fare chiarezza. Il manager Longo avendo partecipato ad una selezione per direttori generali per le aziende sanitarie pubbliche della Campania, ed essendo stato selezionato tra i migliori con ottima valutazione dalla commissione esaminatrice è stato designato a guidare il Cardarelli. Ne deriva che non era né premeditata, né direttamente voluta dal presidente, il commissariamento dell’azienda sanitaria ospedaliero universitaria di Salerno. Purtroppo c’era da aspettarsi un avvicendamento attesa la riconosciuta bravura e capacità del manager Longo ed alcune dichiarazioni anche di autorevoli personaggi oltre a mostrare premeditazione e strumentalizzazione, già attestano la chiara volontà di non favorire la gestione del nuovo commissario dottor Vincenzo D’Amato che, è risaputo, ha ampia competenza nella gestione e conoscenza del territorio in cui operano entrambe le aziende pubbliche salernitane. Inoltre non bisognava chiedere al rettore nulla poiché è un avvicendamento in commissariamento e non l’affidamento di un nuovo incarico di direttore generale. Anzi se questo è l’inizio per il nuovo commissario D’Amato forse è meglio attendere la scadenza dell’incarico dell’attuale rettore dell’università di Salerno prevista per il 31 ottobre prossimo, vista la posizione espressa che ha contenuti esclusivamente politici visti i risultati dell’ultima sua avventura elettorale poiché l’operato di chiunque soprattutto a partire dal suo si misura nei fatti e nella concretezza dell’agire quotidiano.
“Longo è stato un buon direttore generale all’inizio e fino ad un certo punto del suo mandato quando poi si è fatto schiacciare dalla burocrazia amministrativa – afferma BiondinoGaetano delegato Rsu della Cisl-Fp del Presidio di Cava – certamente l’aver operato per 20 mesi in continuità avrebbe potuto apportare grossi benefici per l’ente e il territorio di Salerno, ma doveva essere il primo direttore non quello che alla fine si è mostrato. Il nuovo commissario sarà costretto a colmare immediatamente le voragini lasciate da una burocrazia idiota e inconsistente e sono certo che saprà operare nell’immediato poiché è risaputa la sua concretezza e capacità nell’affrontare i problemi mettendo al centro la comunità salernitana essendo stato direttore sanitario di importanti distretti dell’ASL tra cui quello di Salerno città. Anzi la sua competenza messa al servizio dell’azienda ospedaliero universitaria potrebbe favorire l’integrazione definitiva tra gli operatori universitari e ospedalieri ma soprattutto tra azienda ospedaliera ed Asl Salerno per determinare finalmente un miglioramento tangibile nell’offerta sanitaria nella sua intera complessità”.
“Spiace dover rilevare che il manager Longo non ha mostrato tutto il valore – incalzano i Segretari Aziendali dei vari stabilimenti Iannone Raffaele, Napoli Antonio e Lopez Giovanni– lasciando nel casino il commissario attuale il quale troverà irrisolti numerosi problemi che sono stati glissati e volutamente dal direttore generale poiché forse richiedevano coraggio e determinazione. D’altra parte è innegabile che non è stato sostenuto da uno staff amministrativo all’altezza della situazione. Speriamo che il commissario cambi il registro poiché la situazione all’Azienda Ospedaliera di Salerno è esplosiva e per quanto ci riguarda allo scadere del tempo necessario all’attuale nuova direzione per capire la Cisl-Fp non farà nessuno sconto. L’avere data credibilità al manager Longo è stato un grave errore di cui faremo esperienza.