Salerno, la solidarietà dei camici bianchi

Salerno, la solidarietà dei camici bianchi

7 Luglio 2020 0 Di Giuseppe Manzo

L’ Ordine dei Medici e degli Odontoiatri dona ventimila euro, frutto di una raccolta fondi Covid -19, all’Azienda ospedaliera universitaria “Ruggi” e all’Asl salernitana.

 

La raccolta – ripartita in due trance di diecimila euro, previa accettazione dei direttori generali, Vincenzo D’Amato e Mario Iervolino – mediante bonifico è stata inviata a ciascuna Azienda con l’invito all’utilizzazione per acquisto materiale per la sicurezza degli operatori o strumentazione necessaria per la lotta al Covid -19, con rendicontazione della spesa.

“Una goccia nel mare di finanziamenti impiegati per contenere l’avanzata del Covid-19 ma di grande valore, perché raccolta con versamenti anonimi di tanta gente, ai quali abbiamo cercato di donare qualche spazio di serenità mediante la presenza gratuita di personaggi del mondo della cultura, della musica, del teatro, tra i quali, ad esempio, Rocco Hunt, Francesco Paglionico, Yari Gugliucci” – dichiara il presidente Giovanni D’Angelo.

“Sempre mediante dei brevi smart talk serali di circa 90 minuti, abbiamo effettuato incontri su problematiche sanitarie relativamente alla pandemia in atto, ad impronta divulgativa i primi, a carattere formativo i secondi con interventi di figure molto valide in ambito medico, ad esempio il professore Ranieri Guerra, vice presidente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il professore Gerardo Botti, direttore scientifico Istituto tumori ‘Pascale’ di Napoli, il professore Rodolfo Punzi del ‘Cotugno’ di Napoli, il dottore Gianpiero Malagnino, Vicepresidente Enpam” – aggiunge D’Angelo.

“Queste iniziative hanno ricevuto diffuso consenso e numerosa partecipazione, nell’ordine di parecchie migliaia tra persone e operatori del mondo sanitario. Il piacere maggiore è stata la vicinanza ideale in momenti di distanziamento tra noi e chi ci ascoltava: un modo per rompere il cerchio della paura per lasciarsi andare a un gesto di solidarietà e di condivisione. Anche tutto questo si mescola e si unisce al notevole, diffuso, variegato modo di far percepire a colleghi, operatori sanitari tutti, cittadinanza, istituzioni la prossimità ‘attiva’ del nostro Ordine” – conclude il presidente D’Angelo.