Salerno, Lorenzo Cesa: c’è del marcio nella gestione “Ruggi”
6 Ottobre 2024La spiegazione del manager d’Amato sul “giallo” della sua nomina non ha placato gli animi. Anzi. Le polemiche aumentano. Un’interrogazione parlamentare presentata dall’onorevole Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell’Udc, ha acceso i riflettori su una serie di irregolarità legate alla gestione dell’ospedale Ruggi di Salerno. Al centro della vicenda vi è la nomina di Vincenzo D’Amato a direttore generale, nonostante fosse già in pensione, e la sua posizione nella vicenda giudiziaria che ha riguardato il dottore Enrico Coscioni, che avrebbe continuato a esercitare la sua professione all’interno dell’Azienda Ospedaliera Universitaria salernitana nonostante una sospensione e un provvedimento emesso nei suoi confronti dalla Procura di Salerno.
La questione riguarda principalmente il rispetto dei criteri per la nomina dei direttori generali nelle strutture sanitarie pubbliche, stabiliti da normative che vietano l’assegnazione dell’incarico a soggetti in quiescenza. Nonostante ciò, il dottore D’Amato è stato nominato, sollevando dubbi sulla trasparenza e legalità della gestione dell’ospedale. La preoccupazione si estende anche alla mancata applicazione delle disposizioni dell’elenco nazionale dei soggetti idonei, previsto dal decreto legislativo numero 171 del 2016.
A tal proposito, Mario Polichetti, responsabile nazionale del comparto Sanità e Politiche sociali dell’Udc, ha espresso soddisfazione per l’interrogazione parlamentare presentata: “Ho personalmente sollecitato Lorenzo Cesa a portare questa vicenda all’attenzione del Parlamento, e sono estremamente soddisfatto che l’interrogazione sia stata presentata. È una questione cruciale, che riguarda non solo il rispetto della legalità, ma anche la trasparenza e l’etica nella gestione delle strutture sanitarie pubbliche. La nomina di una figura già in pensione a direttore generale, in violazione delle norme vigenti, è un fatto gravissimo che non può essere ignorato. Questo episodio solleva interrogativi che richiedono risposte immediate e interventi concreti”, ha detto. Ora ci aspettiamo che il ministero della Salute prenda una posizione chiara e si impegni ad adottare tutte le misure necessarie per verificare se vi siano state delle irregolarità nel processo di nomina. Inoltre, confidiamo in un’azione incisiva da parte della Regione Campania per garantire che non si ripetano situazioni simili. Non possiamo permettere che la salute dei cittadini venga gestita in modo approssimativo o, peggio, in violazione delle normative”.
Polichetti ha, quindi, ribadito la necessità di rafforzare i controlli sulle nomine dirigenziali nelle strutture pubbliche e di adottare linee guida più chiare per evitare che casi simili possano ripetersi, minando la fiducia dei cittadini nel sistema sanitario. “Il nostro obiettivo è garantire che le strutture sanitarie, soprattutto in un ospedale così importante come il Ruggi di Salerno, siano gestite da persone competenti e in linea con le leggi. Questo non solo per tutelare i pazienti, ma anche per preservare la credibilità e l’integrità del nostro sistema sanitario nazionale. L’Udc continuerà a vigilare affinché si faccia piena luce su questa vicenda e affinché il governo e le autorità regionali facciano tutto il necessario per riportare ordine e trasparenza”.