Saltano 1500 matrimoni, il Covid affonda il turismo in Penisola
14 Ottobre 2020Costanzo Iaccarino: “Ancora una volta il Governo centrale assume provvedimenti drastici ed impopolari senza consultare le categorie interessate”
“Un altro duro colpo all’economia della penisola sorrentina”.” La decisione del governo di limitare a 30 le presenze di invitati durante i banchetti matrimoniali è il classico kappaò di fine stagione turistica, peraltro drammatica per mancata presenza di turisti legata all’epidemia coronavirus”.
A parlare Costanzo Iaccarino, esponente di una famosa famiglia di albergatori della Costiera, patron del prestigioso albergo Tramontano di Sorrento e Presidente di Federalberghi Campania.
“Ancora una volta -aggiunge Costanzo Iaccarino- il Governo centrale assume provvedimenti drastici ed impopolari senza consultare le categorie interessate, Federalberghi, Associazione commercianti, ristoratori, artigiani. Purtroppo vanno in fumo 1500 matrimoni già programmati e con essi perdono incassi certi anche altre numerose categorie di lavoratori dai fiorai, ai fotografi, ai tassisti e ncc, alle agenzie turistiche, ai musicisti, a tutto un mondo che gira intorno a questi eventi”.
“Purtroppo -ha concluso Costanzo Iaccarino – la Regione che in passato ha accolto nostre richieste, nulla può contro un Decreto ministeriale ed in questo momento l’unica strada da percorrere è quella intrapresa da Federalberghi nazionale con vibrate proteste presentate al Governo”.
Altrettanto critica e preoccupante la situazione del comparto turistico in Penisola Sorrentina all’indomani della pubblicazione del nuovo decreto ministeriale sull’emergenza Covid viene evidenziata dall’Avvocato Gaetano Milano, Amministratore Delegato della “Fondazione Sorrento”, animatore dei maggiori appuntamenti turistico-culturali nella città del Tasso.
“In questo momento a Sorrento – spiega Gaetano Milano – su cento alberghi ne sono aperti soltanto sei. Il limitare a trenta persone la presenza nei banchetti matrimoniali di fatto blocca un’attività che in penisola alimentava l’economia locale nei mesi invernali.
Il matrimonio da noi – aggiunge l’A.D. della Fondazione Sorrento – riveste un ruolo sociale di grossa importanza che coinvolge le famiglie e gli amici degli sposi in una “festa” collettiva.
Sono numerose le coppie che avevano programmato le proprie nozze in questo periodo ed oggi si trovano in grosse difficoltà e per le prenotazioni effettuate e soprattutto per la mancanza di quel “coinvolgimento” affettivo che caratterizzava la celebrazione del loro “sogno” d’amore”.