Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro

Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro

28 Aprile 2022 0 Di La Redazione

In Italia dal 2018 al 2021 sono 4713 i caduti sul lavoro.

 

Oggi, 28 aprile, come ogni anno, si celebra la Giornata Mondiale della Sicurezza e della Salute sul Lavoro (World Day for Safety and Health at Work) e dei morti sul lavoro e per l’amianto.

Giornata mondiale della salute e sicurezza sul lavoro 

Oggi, 28 aprile, come ogni anno, si celebra la Giornata Mondiale della Sicurezza e della Salute sul Lavoro (World Day for Safety and Health at Work) e dei morti sul lavoro e per l’amianto.

Questa giornata è stata istituita dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) nel giugno del 2003, a seguito della International Labour Conference. Questa ricorrenza nasce dalla necessità di promuovere un dibattito costruttivo sull’importanza della sicurezza sul lavoro, del lavoro salutare, sicuro e dignitoso per ogni individuo.

Giornata mondiale dei morti sul lavoro e per l’amianto: i dati ILO

I dati dell’ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro) riportano ancora dati agghiaccianti: circa due milioni di persone all’anno morte a causa di un incidente sul lavoro o per malattia professionale, fra cui 12 000 minori. Su 250 milioni di infortuni 335 000 sono mortali e, nello specifico, 170 000 nel settore agricolo, 55 000 nel settore minerario e 55 000 nelle costruzioni. Oltre 100 000 i decessi causati dall’amianto. In Italia dal 2018 al 2021 sono 4713 le vittime sul lavoro.

Celebrando questa giornata e in memoria delle vittime, risulta lampante quanto l’importanza della sensibilizzazione verso tematiche quali la sicurezza sul lavoro, la valutazione dei rischi e la gestione e lo smaltimento dell’amianto è quindi quanto mai fondamentale per ampliare e rendere efficaci le linee di intervento messe in atto per garantire le giuste condizioni di salute e sicurezza di ogni lavoratore.

Sicurezza sul lavoro ai tempi del Covid-19

Al triste piano generale delineato dall’ILO si aggiunge poi l’attuale situazione legata alla pandemia di Covid-19, una delle maggiori sfide che le società e le imprese stanno affrontando. Nell’attuale contesto di emergenza sanitaria, infatti, milioni di lavoratori sono costretti a lavorare a tempo pieno da casa per ridurre il rischio di contrarre il virus. Una nuova realtà che può andare a discapito della nostra salute fisica e mentale e che potrà essere superata solo lavorando per creare ambienti di lavoro sani e sicuri, sia per i telelavoratori a domicilio che per coloro che fanno ritorno nel proprio luogo di lavoro abituale.

Sicurezza sul lavoro: le normative vigenti

Per garantire un ritorno sicuro nei luoghi  di lavoro, per contrastare un virus che appartiene alla categoria degli agenti biologici, negli ambienti di lavoro in cui i lavoratori rischiano l’esposizione, i datori di lavoro devono effettuare una valutazione del rischio e stabilire misure appropriate: la  direttiva sugli agenti biologici definisce i requisiti minimi per legge.

Per quanto riguarda, invece, il tema più generale della sicurezza sul lavoro, in Italia, oggi a regolamentarne i parametri è il decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81- testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Tuttavia, come si evince dai dati stilati dall’ILO riportati poco sopra, malgrado la regolamentazione, i valori relativi agli infortuni, morti e malattie professionali rimangono elevati.

Cosa è possibile fare, quindi, nella pratica, per proteggere a tutto tondo i lavoratori? Le conoscenze e la consapevolezza sono fondamentali: tutti devono essere ben informati in merito alle modalità di valutazione dei rischi, per ridurre al minimo ed eliminare del tutto l’esposizione al rischio per il lavoratore.

La sicurezza e la salute sul lavoro fanno parte di un processo in continuo divenire e ciascuno di noi ha un importante ruolo da svolgere. È bene quindi che ciascuno vada ad assumersi le proprie responsabilità iniziando, consapevolmente, un processo di adeguamento alle normative vigenti.

In questo percorso è bene essere affiancati da esperti del settore che sappiano supportare aziende e privati nell’individuazione, nella valutazione e nella risoluzione del rischio o del problema. In particolare Gruppo ALIS fornisce consulenze e servizi in materia di:

– valutazione rischi e redazione DVR;
– valutazione del rischio associato alla presenza di fibre di amianto per gli occupanti dello specifico ambiente (ambiente di lavoro o di vita);
– attuazione del piano di controllo per il mantenimento in situ delle fibre di amianto;
– assunzione del ruolo di “coordinatore rischio amianto” per l’attuazione del piano di controllo
– indagini ambientali per la verifica delle fibre aerodisperse
– assistenza ai datori di lavoro, proprietari di immobili, gestori e amministratori di condominio, coordinatori della sicurezza nei cantieri;
– supporto tecnico alle imprese di bonifica o ai datori di lavoro (ma anche ai privati) nelle complesse procedure di campionamento e analisi delle fibre di amianto sia in forma massiva che aerodispersa.