Salvaguardare i precari, una battaglia per la Campania e per tutto il Paese
19 Ottobre 2021Dalla Cisl Fp parte la richiesta di una proroga in servizio di tutti i 7 mila precari campani e dei 63mila precari Italiani.
È dal Sud che la voce dei lavoratori si amplifica fino a diventare quasi un grido esasperato che il sindacato ha raccolto in tutti questi anni.
“Chiediamo proprio come ha fatto la Cisl Nazionale una norma precisa e dettagliata da inserire in finanziaria – dice Lorenzo Medici segretario Cisl Fp Campania – che da un lato preveda la proroga in servizio di tutto il personale precario (quello storico e quello reclutato a causa dell’emergenza Covid) e nel contempo riconosca un’anzianità non superiore ai 18 mesi e attivare le procedure di stabilizzazione, abbassando così il requisito previsto dalla Legge Madia che attualmente è di 36 mesi”.
La richiesta della Cisl Funzione Pubblica tiene conto di tutte le professionalità che durante la pandemia sono state reclutate per sopperire alla mancanza cronica di personale. “Adesso non possiamo permettere che la sanità pubblica si privi ancora una volta di risorse fondamentali e di un capitale professionale straordinario – prosegue Lorenzo Medici – non possiamo rischiare di perdere questi lavoratori che si sono formati sul campo come quelli storici e soprattutto hanno imparato a gestire l’emergenza dal vivo e nel periodo più difficile per gli ospedali risultando decisivi nel salvare la vita dei cittadini”.
La richiesta della Cisl Fp si inquadra non solo in un’emergenza territoriale ma “deve essere intesa come un tassello per la costruzione della società post-covid 19 – conclude Medici – è importante capire che la modifica della Legge Madia va considerata come un processo per costruire una nuovo sistema sanitario fondato sul rafforzamento della medicina territoriale, sulla promozione della medicina di prossimità e sul fare prevenzione”.