Salvatore Parrillo, lo sport offre preziosi benefici anche alla mente

Cestista sannita, play-guardia, oggi in forza alla “Carpegna prosciutto basket” Pesaro è atleta agonista dal 2008. Ha giocato in squadre della massima divisione del campionato italiano e ha collezionato significative presenze nella nazionale under 20 e nella nazionale maggiore.

Essere figli d’arte può comportare vantaggi ma anche svantaggi: il confronto ad esempio. A lei come è andata?

Essere figlio d’arte mi ha portato tutta una serie di vantaggi importanti, come ad esempio poter discutere quotidianamente delle mie prestazioni, del lavoro da intraprendere e le cose da migliorare, tutti fattori che mi hanno reso un giocatore migliore.

 Si è avvicinato al Basket per “induzione” o perché vivendo certi ambienti le è apparso quello del Basket un naturale approdo?

Nessuno in famiglia mi ha mai chiesto se volessi giocare ma chiaramente vivendo questi ambienti la passione è nata e cresciuta insieme a me e nella mia testa non c’è mai stata altra strada percorribile.

 Lo Sport è anche vita. Quali sono secondo lei gli aspetti positivi più rilevanti che le attività motorie procurano a chi le pratica e non solo da un punto di vista meramente fisico?

Lo Sport offre preziosi benefici dal punto di vista fisico ma anche sotto l’aspetto mentale ed in particolare, a mio avviso, gli sport di squadra danno la possibilità di creare legami con persone che vivono della stessa passione e talvolta pur avendo condiviso una sola stagione restano amici per la vita.

 La sua dieta tipo.

Nel settore professionistico si dà importanza ad ogni piccolo particolare per acquisire vantaggi in chiave performativa, per questo non si può certo prescindere da una corretta alimentazione. Io provo a bilanciare ogni mio pasto, dalla colazione alla cena.

 Lo Sport come la vita produce momenti buoni e momenti meno buoni. Nel positivo o nel negativo ha ricordi ai quali è particolarmente legato?

Ormai ho una carriera discretamente lunga alle mie spalle ed ho accumulato parecchi ricordi sia positivi che negativi. Mi piace però pensare ad entrambi in maniera positiva perché penso che significhino in ogni caso un passaggio della mia crescita, come giocatore e come uomo.