Sanità, De Luca fa autogol

Sanità, De Luca fa autogol

1 Aprile 2022 0 Di La Redazione

Piano sanità territoriale, Lorenzo Medici (Cisl Fp): “De Luca fa  il fratacchione. il personale non si assume col pnrr”.

 

“La decisione di De Luca di votare no sulla riforma del piano nazionale per la sanità regionale lascia allibiti. A meno che ancora una volta non abbia voluto affermare il <solo contro tutti> a cui ci ha abituati in questi anni. Ma stavolta ha sbagliato sia sul metodo che nel merito”.

Il leader della Funzione Pubblica Cisl Campania Lorenzo Medici interviene sull’esito della Conferenza Stato-Regioni, che non ha potuto deliberare perché occorre l’unanimità, per spiegare al presidente De Luca che “non si può correre il rischio” di mettere in discussione 7 miliardi del PNRR.

“Davanti ad un tema così delicato – sottolinea il segretario generale della Fp – e con vincoli temporali così stringenti da parte dell’Unione Europea non ha senso fare il fratacchione, per usare uno dei suoi coloriti sostantivi. Infatti porta a casa come risultato la resa delle Regioni, costrette a chiedere al Governo di procedere con i poteri sostitutivi, non proprio un grande risultato per chi predica l’autonomia nelle scelte per la sanità. Gli è andata anche peggio nel merito, perché non può dire no sostenendo che i soldi sono pochi e che serve il personale, perché questo si assume con i finanziamenti ordinari, per i quali in sede di Conferenza non ha mai posto il veto! A che gioco stia giocando è difficile capirlo, a meno che non cominci a diventare stancante per lui essere presidente e multiassessore allo stesso tempo”.

Il sindacato evidenzia le “stranezze” di questi giorni richiamando anche l’ultima circolare emanata dall’Unità di Crisi regionale sulla fine dello stato di emergenza, nella quale 4 dirigenti e il coordinatore Giulivo scrivono alle Asl e alle aziende ospedaliere dicendo che “devono disporre il proseguio delle collaborazioni del personale contrattualizzato finora con risorse anche nazionali, garantendo in tale processo l’insopprimibile esigenza dell’equilibrio di bilancio”.

“A parte che queste comunicazioni – ricorda Medici – competono alla politica e non a chi si dovrebbe occupare di emergenza epidemiologica, nel testo si ricorda ai direttori generali che devono prorogare il personale, ma non devono sforare. E come fanno se non arrivano più soldi da Roma? Ci aspettiamo che il presidente – fratacchione dica all’Unità di tacere, faccia ritirare la circolare e pensi di far rispettare quello che lui, non altri, sostiene da 4 mesi di allungare fino a dicembre 2022 il rapporto di lavoro con i precari. Facciamo le cose per bene e con chiarezza, perché nella sanità campana non c’è più alcuna certezza, al di fuori della grande professionalità e della straordinaria abnegazione del personale ai vari livelli che ha dato un contributo straordinario al contrasto all’epidemia. Il resto sono chiacchiere, buone per le comparsate televisive, non per riaprire gli ospedali alla normalità per i quali servono medici, infermieri, tecnici ed amministrativi”.