Sanità “estiva”, arrivano i rinforzi

Sanità “estiva”, arrivano i rinforzi

17 Luglio 2019 0 Di Giuseppe Manzo

Grazie al reclutamento a tempo determinato (dodici mesi) di cento infermieri il periodo feriale, e non solo quello, sarà meno gramo per la sanità salernitana.

Cento infermieri per garantire il funzionamento, nel periodo estivo, di alcune strutture sanitarie salernitane dell’Asl e dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”. Le graduatorie finali sono già state pubblicate e, pertanto, per fine mese potrebbero prendere già servizio. Il bando, che è stato reso pubblico dall’Azienda sanitaria locale salernitana, a metà dello scorso mese di giugno, prevede, nello specifico, l’assunzione di 60 unità da assegnare nelle strutture di Nocera-Pagani- Scafati (30 unità), per quelli di Eboli-Battipaglia-Roccadaspide (10 unità) e a Vallo della Lucania-Agropoli (20 unità).

Il reclutamento del personale, avvenuto mediante avviso pubblico, per soli titoli, sarà a tempo determinato, per una durata di dodici mesi.

Ciò è stato possibile grazie alla sinergia fra Asl e l’Azienda Ospedaliera Universitaria salernitana Infatti entrambe le Aziende hanno deliberato nello stesso giorno un avviso pubblico per l’assunzione, per sei mesi, di 40 infermieri. L’intervento comume è dettato dalla necessità di integrare personale parasanitario nei reparti dove c’è carenza anche in virtù delle ferie estive.

L’Azienda Ospedaliera Universitaria “Ruggi” manca di 273 unità, di cui 80 medici, 28 dirigenti sanitari e 165 infermieri. Il piano di fabbisogno triennale di personale 2018/ 2020 licenziato dall’Asl Salerno prevede, invece, carenza totale di 846 unità in organico

L’avviso pubblico era aperto anche ai cittadini dell’Unione Europea ed a quelli “titolari del diritto di soggiorno, del diritto di soggiorno permanente o di cittadini di Paesi Terzi, titolari di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo o titolari dello status di rifugiato o di protezione sussidiaria, purché in possesso di una adeguata conoscenza della lingua italiana”. I posti riservati per il 30% ad infermieri ex militari volontari congedati.