Sanità: il commissariamento è durato anche troppo
26 Settembre 2019“I quesiti referendari presentati in Campania dai comitati e dal presidente Caldoro aprono una nuova strada in sanità: autonomia sì ma con perequazione e superando la spesa storica”.
Flora Beneduce, consigliere regionale e componente della Commissione Sanità, punta l’indice contro una situazione anomala per la sanità campana: la gestione commissariale, che durando da troppo tempo, sta svuotando di contenuti l’azione degli organi, naturalmente ed istituzionalmente, preposti alla gestione del delicato segmento chiamato ad assicurare la tutela della salute.
“Non è possibile che la Campania sia sottoposta da dieci anni a piano di rientro con un commissario nominato dal Governo che ha svuotato totalmente il Consiglio regionale delle competenze costituzionali assegnate dalla legge. Siamo caduti in un equivoco mastodontico. Il vero tema è l’accesso alle cure dei cittadini campani. Non si può tollerare che si proceda ancora al riparto del fondo nazionale sanità basando la suddivisione delle risorse sulla spesa storica. Occorrerebbe chiedersi perché in una regione di 6 milioni di abitanti ci si cura poco e male. Senza riuscire a fare prevenzione”. Così la consigliera regionale azzurra.
“L’autonomia è una grande occasione per il Sud ma devono esserci tutte le tutele costituzionali – chiude Beneduce – la perequazione, ad esempio, non può che rappresentare il prerequisito perché il processo parta e sia sostenibile anche nel Mezzogiorno d’Italia”.