Sanità irpina, l’emergenza non è solo estiva
16 Luglio 2019Insorgono le organizzazioni sindacali di Cgil e Cisl: la forte carenza di personale mette pesantemente a rischio l’offerta di salute che dovrebbe essere assicurata ai cittadini avellinesi.
Il periodo estivo coincide, in particolar modo per l’organizzazione sanitaria, con aumentate difficoltà di gestione. Incombono le ferie (per carità, diritto sacrosanto) purtuttavia questo porta ad un inevitabile contrazione dell’offerta sanitaria, a cominciare dall’accorpamento dei reparti. Se a questo si aggiunge la nota carenza di personale sanitario, determinata dal blocco delle assunzioni, allora ben si comprende la gravita della situazione che riguarda, in egual misura, tutte le provincie campane.
Da tempo, del resto, le Organizzazioni sindacali (in particolare quelle dell’aria salernitana) hanno provveduto a sollevare la questione, invitando le Direzioni strategiche a prendere adeguate contromisure.
In Irpinia è capitata la stessa cosa e adesso Cgil e Cisl accusano la Direzione generale dell’Asl di mancata programmazione. Per le Organizzazioni sindacali i larghi vuoti d’organico non son legati solo all’emergenza determinata dal periodo feriale, ma attengono alla gestione dell’intero anno.
Mancano, infatti, medici e molte figure professionali che rendono problematica la gestione dei reparti, ripercuotendosi negativamente sulla qualità delle prestazioni offerte ai cittadini. “Sul punto, ed in più occasioni – concordano le sigle sindacali confederali – abbiamo più volte resa edotta la Direzione generale, ma purtroppo i nostri appelli sono caduti nel vuoto”.
“Su queste basi – conclude il Sindacato – non è possibile mantenere neanche le normali relazioni sindacali, che rischiano di risultare fortemente compromesse”.