Sanità, la Cisl Fp Campania proclama lo stato di agitazione
28 Marzo 2023Il segretario Lorenzo Medici: “In piazza per difendere il diritto alla salute”.
Con una lettera inviata al prefetto di Napoli Claudio Palomba e al presidente della Regione Vincenzo De Luca, la Cisl Funzione Pubblica della Campania guidata da Lorenzo Medici ha proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale del comparto della sanità pubblica e privata accreditata, annunciando per il 20 aprile una manifestazione dei lavoratori iscritti alla federazione.
“Scendiamo in piazza – sottolinea il leader della categoria Medici – per difendere il diritto alla salute, compromesso da tensioni costanti nel personale, come ha dimostrato l’ultima assemblea tenuta al Cardarelli, in attesa di risposte per rilanciare un sistema ormai a pezzi, e non più in grado di soddisfare la domanda dei cittadini”.
Le tematiche sul tappeto, per la Cisl Fp, vanno dal “dimensionamento in molte aziende di reparti strategici come cardiologia, cardiochirurgia, pneumologia e chirurgia per mancanza di personale, all’adeguamento dei fondi contrattuali, da riparametrare ai dipendenti in servizio a gennaio 2023, necessari per il pagamento del salario accessorio; dalla incompleta comunicazione dei dati sui nuovi fabbisogni assunzionali e sull’attivazione dei percorsi di stabilizzazione, alla disapplicazione della legge 268 sulla reinternalizzazione dei servizi; dall’accordo beffa sull’indennità di pronto soccorso che penalizza migliaia di addetti in servizio nella rete di emergenza-urgenza e nel 118 alla scelta incomprensibile di affidare ai privati lo smaltimento delle liste di attesa, senza aver preventivamente verificato l’adeguatezza degli organici”.
Al centro della crisi, l’assenza di decisioni su un piano straordinario di assunzioni non più rinviabile, al punto che la Giunta per sopperire alle carenze esistenti ha esteso a 72 anni l’età dei medici in servizio. “E’ la conferma – dice il segretario generale – che siamo ridotti male, perché la Campania non ha adottato la nuova metodologia di calcolo dei fabbisogni decisa in Conferenza Stato-Regioni, che allarga del 20% gli organici e stanzia un 0,20% in più sul fondo. La Giunta continua a rifugiarsi sul vincolo al tetto di spesa del 2004 relativo alle capacità assunzionali, anziché cogliere le opportunità che le nuove norme offrono. Se perdiamo anche queste occasioni – conclude Medici – non usciremo mai dal caos nel quale ci troviamo per scelte politiche sbagliate, col rischio reale di un collasso che determina di fatto la possibilità di curarsi solo per chi ha i soldi. I cittadini ed i lavoratori che prestano la loro attività con impegno, passione e grande professionalità si aspettano misure utili a soddisfare i bisogni anzichè battute e sermoni che non fanno nemmeno più ridere”.