Sanità, la Cisl scende in piazza
22 Gennaio 2020Il segretario della Funzione pubblica, Lorenzo Medici: “Questo è il risultato del mancato dialogo che c’è tra i sindacati e chi dovrebbe governare la sanità in Campania”.
C’è chi annuncia e chi sciopera. Ad ognuno il suo. “Mentre De Luca pensa ad annunciare nuovi infermieri, vincitori del ‘concorso Cardarelli’, decine e decine di precari dopo aver lavorato per anni ricevono in queste ore comunicazione del mancato rinnovo del rapporto di lavoro”. Ad alzare la voce, senza se e senza ma è il segretario regionale Cisl Funzione Pubblica, Lorenzo Medici che annuncia prima una grande mobilitazione regionale e poi lo sciopero del comparto Sanità.
L’appuntamento, in tutta la regione, è per il 28 gennaio davanti alle prefetture delle città di Napoli, Caserta, Avellino, Salerno, Benevento dove i lavoratori delle Aziende Sanitarie e delle Aziende Ospedaliere del territorio della Regione Campania effettueranno dei presidi. Braccia incrociate invece il 6 febbraio. In quella data negli ospedali e in tutti gli altri presidi saranno garantiti solo i servizi essenziali.
“Questo è il risultato del mancato dialogo che c’è tra i sindacati e chi dovrebbe governare la Sanità in Campania – spiega Lorenzo Medici segretario Cisl Fp – Chiediamo da mesi che i lavoratori della Campania siano al pari di quelli che lavorano nel resto del Paese e invece non possiamo far altro che riscontrare ancora una volta l’assenza non solo del dialogo ma di volontà nell’avviare un fruttuoso percorso da cui possano scaturire delle linee guida per uniformare i rapporti di lavoro. Centinaia di precari in questi mesi rischiano di restare fuori dal circuito professionale dopo aver speso anni in formazione e dopo aver contribuito al mantenimento dei livelli essenziali di assistenza, condizione fondamentale per l’uscita del commissariamento”.