Sanità, le aree “dimenticate”
20 Febbraio 2019Il Coordinamento italiano sanità aree disagiate e periferiche indirizza una lettera al ministro della salute, Giulia Grillo, per denunciare le carenze che si registrano in alcune zone del Paese.
Un’Italia già divisa in due che fa registrare una sanità a due velocità: quella del Nord efficiente, ben organizzata, che risponde alla domanda di salute della gente; quella del Sud che arranca e si dibatte fra criticità e commissariamenti, con quest’ultimi che hanno comportato sicuramente un miglioramento economico ma, altrettanto sicuramente, un arretramento della qualità, complessiva, delle prestazioni erogate. Una situazione di malessere generalizzato che spinge migliaia di cittadini meridionali verso la speranza rappresentata dai più celebrati nosocomi settentrionali. In quest’ottica la lettera indirizzata al ministro della salute.
“Facendo seguito ai nostri precedenti incontri avuti tra la Delegazione CISADeP e i tecnici del Ministero della salute che si sono tenuti nella sede centrale del Ministero – si legge nella nota – desideriamo conoscere a che punto è il lavoro preparatorio per arrivare ad uno schema di Intesa in Conferenza Stato-Regioni, per un provvedimento che stabilisca, ad integrazione del Decreto ministeriale 70 del 2015, gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi per gli Ospedali di area disagiata. Tutto ciò, anche in base alla proposta da noi avanzata, con documenti ufficiali depositati”.
In particolare l’associazione chiede chiarimenti in merito alla prevista “riorganizzazione dell’Assistenza territoriale in detti territori (anche in base alle proposte da noi avanzate in merito) in quanto il tema è divenuto di stretta attualità anche in relazione alla devoluzione della tutela della salute alle Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, oltre che per l’aumento delle criticità e degli smantellamenti indiscriminati dei presidi in tali aree periferiche”.