Sanità, non si ferma la violenza gratuita
27 Luglio 2019Il commissario straordinario Ciro Verdoliva: “Assicuro a tutti i dipendenti il supporto legale e la costituzione di parte civile in un eventuale processo”.
“Ancora una volta siamo testimoni di atti di violenza nei confronti di chi svolge il proprio dovere nell’interesse della collettività. Ai medici, agli infermieri, alle guardie giurate e a tutto il personale dell’Asl Napoli 1 Centro va tutta la mia solidarietà e un incoraggiamento a non mollare, a stringere i denti e ad andare sempre avanti con la consapevolezza che questa squadra, la nostra squadra, non molla”.
Ciro Verdoliva, commissario straordinario dell’Asl Napoli 1 Centro fa sentire così la propria voce di solidarietà ai dipendenti aggrediti in queste ultime giornate di ordinaria follia. “In questi ultimi tempi – dice – il numero delle aggressioni è cresciuto, è cresciuta la violenza, è diminuito il rispetto per chi, tra mille difficoltà, svolge il proprio lavoro a servizio di coloro che necessitano di cure, ma in un clima di crescente pericolo.
Quanto sta accadendo è una escalation di fatti gravissimi, e sempre più genera ripercussioni anche sulla continuità assistenziale, causando l’interruzione o almeno la difficoltà ad assicurare il regolare pubblico servizio. Bisogna poter garantire sicurezza a quanti lavorano negli ospedali, specialmente se si tratta di ospedali esposti ad aree socialmente complesse; c’è bisogno di azioni sinergiche a tutti i livelli partendo dalla certezza della pena, disciplinando le circostanze aggravanti nei confronti di chi commette reati con violenza o minacce in danno degli operatori sanitari nell’esercizio delle loro funzioni.
Per il ruolo che rivesto assicuro a tutti i dipendenti il supporto legale e la costituzione di parte civile in un eventuale processo, mi impegno, inoltre, a condividere e realizzare con gli operatori quanto necessario a poter migliorare la sicurezza ed il benessere fisico del personale sanitario”. La Struttura commissariale precisa che l’uomo che ha dato luogo all’aggressione al Loreto Mare non era sottoposto dal Servizio 118 ad un trattamento sanitario obbligatorio.