Sanità, precari fortunati e non
9 Gennaio 2020Disomogeneità di vedute e di trattamento per gli operatori inquadrati con contratti a tempo. Questa la denuncia del segretario regionale Cisl-Fp, Lorenzo Medici.
“In Campania ci sono Asl che prorogano i precari per un anno e altre che manifestano volontà di interrompere i contratti. Non c’è nessuna linea guida omogena nella gestione dei precari e ciò rischia di mandare in tilt i servizi sanitari campani”. L’allarme di Lorenzo Medici, il segretario regionale Cisl Fp, arriva a distanza di tre mesi dal presidio organizzato lo scorso ottobre sotto palazzo Santa Lucia. Un allarme messo ancora una volta nero su bianco e stavolta indirizzato anche al ministro della Salute Roberto Speranza.
“Lo scorso 2 gennaio abbiamo chiesto ancora una volta un incontro al commissario ad acta Vincenzo De Luca e al direttore generale per la tutela della salute Antonio Postiglione affinché si stabiliscano delle condizioni paritarie per tutti – ha continuato Medici – ma soprattutto di attivare le procedure concorsuali riservate ai precari della sanità e alla proroga dei contratti a tempo determinato fino al 31 dicembre 2022”.
Una richiesta che secondo il sindacato dovrebbe essere coerente alle scelte che la Regione ha effettuato in passato considerando sia la legge di stabilità che il decreto milleproroghe.
“Crediamo che le numerose richieste di incontro disattese oltre a ledere le inconfutabili prerogative sindacali, sulle quali a breve il giudice ordinario su nostra iniziativa sarà chiamato ad esprimersi – siano lesivi dei diritti individuati garantiti per legge al personale precario della regione”.