Sanità privata, la Cgil-Fp proclama lo sciopero
15 Febbraio 2023Assistenza ai disabili: s’inasprisce in Campania la vertenza tra i camici bianchi di vari profili sanitari dipendenti di alcune strutture di riabilitazione di Napoli e provincia (segnatamente Serapide Spa, alcune cooperative satelliti e altri centri) riguardo all’applicazione, per i nuovi assunti, di un contratto nazionale peggiorativo (Aias) rispetto a quello dell’ospedalità privata (Aiop), quest’ultimo applicato solo ai vecchi assunti.
Nonostante il contrasto al dumping contrattuale, inserito nella legge di Bilancio della Campania approvata a fine anno, al Serapide spa in provincia nord di Napoli, sono già scattati circa 30 licenziamenti. Professionisti che hanno rifiutato assunzioni sottoposte al contratto Aias.
Sul piede di guerra la Cgil Fp che, dopo lo stato di agitazione dichiarato a novembre ha ora indetto uno sciopero generale del personale della Sanità privata accreditata e delle Rsa per lunedì 27 Febbraio. Nell’occasione si terrà un sit-in presso l’assessorato regionale alla Sanita. Prevista la partecipazione di 1000 persone.
“Siamo vicini ai lavoratori della sanità privata e sosteniamo la loro battaglia – avverte Franco Ascolese, presidente dell’Ordine interprovinciale delle professioni sanitarie di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta che ha dato pieno appoggio ai professionisti impegnati a risolvere questo nodo”. La legge di Bilancio della Campania approvata a fine anno e pubblicata sul Burc n. 108 avente a tema “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione finanziario per il triennio 2023 – 2025 della Regione Campania – Legge di stabilità regionale 2023” all’articolo 6, prevede interventi in materia di politiche sanitarie introducendo disposizioni per il contrasto al dumping contrattuale nel Servizio sanitario regionale. Le modalità applicative dell’articolo devono essere individuate dalla Giunta con propria deliberazione.
“Una norma – conclude Ascolese – in attesa di linee guida e disposizioni operative che devono essere individuate con delibera di Giunta, passaggio che torneremo a sollecitare nei tavoli con la Regione. Siamo vicini a tutti i nostri iscritti – aggiunge Ascolese – si tratta di dare dignità al loro lavoro.
Non è giusto diversificare le buste paga e il godimento di ferie e permessi di un professionista, passando da un’azienda all’altra e dopo anni di lavoro svolto con determinate guarentigie. A maggior titolo quando la Regione ha dato chiari segnali di voler andare in una direzione diversa. Parliamo di professionisti qualificati che operano tutti nello stesso settore sanitario privato, accreditato e non ma che si ritrovano con stipendi e tutele diversi a seconda del contratto applicato dal loro datore di lavoro. Questi ultimi, nel caso dei soggetti accreditati, ricevono rimborsi remunerati dal Servizio pubblico sanitario regionale. Altre Regioni hanno già deliberato atti per garantire i diritti dei pazienti, contrastando il dumping contrattuale”.
Lo sciopero proclamato dalla Cgil riguarda tutto il personale della Sanità privata accreditata impegnato nella riabilitazione ex art. 26 (ivi compreso quello delle strutture ospedaliere) e nelle residenze sanitarie assistite.