Sanità privata, proclamato lo stato di agitazione
27 Luglio 2020Lorenzo Medici, segretario Cisl-Fp Campania: “Non consentiremo a nessuno di usare i lavoratori come ostaggio per redimere i conflitti nati da accordi che hanno escluso i sindacati”.
Scoppia la grana sanità convenzionata. È stato deciso, infatti, di proclamare lo stato di agitazione per i lavoratori delle case di cura. L’annuncio della Cisl Fp arriva a seguito dell’allarme lanciato dall’Aiop, L’associazione italiana ospedalità privata in una nota indirizzata ai vertici della Regione Campania, si è vista costretta a dichiarare lo stato di crisi del settore. E proprio il mancato rispetto degli accordi stipulati durante la pandemia, tra le case di cura e la Regione che aveva richiesto la disponibilità dei posti letto per pazienti Covid e non Covid, ha causato lo stato di crisi economico.
“Non consentiremo a nessuno di usare i lavoratori come ostaggio per redimere i conflitti nati da accordi che hanno escluso i sindacati – spiega Lorenzo Medici Segretario regionale Cisl Fp – La nota dell’Aiop ha generato non poca preoccupazione tra i lavoratori delle case di cura che vedono minati i propri diritti fondamentali, ovvero stabilità occupazionale e garanzie retributive”.
“Questa situazione non è altro che il risultato di una cattiva gestione del dipartimento sanità della Regione Campania. Adesso chiediamo di sederci a quel tavolo per far rispettare gli accordi. Chiediamo che sia proprio De Luca a sottoscrivere il rispetto degli accordi e a individuare l’anello debole della catena che ha portato alla crisi del settore – conclude Medici – tutto il comparto ha dichiarato lo stato di agitazione e preannunciamo che il mancato riscontro da parte della Regione comporterà inevitabilmente la mobilitazione di tutti i lavoratori con iniziative di lotta sindacale”.