Sanità, sotto il palazzo della Regione lavoratori gruppo Serapide a rischio licenziamento

Sanità, sotto il palazzo della Regione lavoratori gruppo Serapide a rischio licenziamento

22 Febbraio 2022 0 Di La Redazione

Medici (Cisl Fp): “Reinternalizzare i servizi”.

 

La Funzione Pubblica della Cisl e il sindacato autonomo Fials hanno tenuto una manifestazione davanti al palazzo della Regione Campania per scongiurare il rischio di 41 licenziamenti programmati a partire dal prossimo 24 febbraio per i lavoratori delle strutture sanitarie intermedie Iside, Dedalo e Osiride del del gruppo Serapide, che si occupa di assistenza ai malati con problemi psichiatrici, autistici e riabilitativi. In piazza a sostenere la lotta degli addetti il leader regionale della FP Cisl Lorenzo Medici.

“E’ arrivato il tempo – ha sostenuto Medici – di reinternalizzare alcuni servizi sanitari, come la riabilitazione, la psichiatria, la cura per i post ictati. L’80% di queste prestazioni è in mano ai privati, e fruttano un utile di 800 milioni di euro all’anno. Bisogna dire basta ai padroncini, che continuano a fare il bello e il cattivo tempo sulle spalle dei lavoratori e degli stessi pazienti, riportando al pubblico queste attività e potenziando il personale invece di lasciarlo alla mercè dei pochi che gestiscono il comparto. E’ la nuova frontiera di lotta che porteremo avanti, auspicando nel frattempo che questa vicenda si concluda nel migliore dei modi, visto che esistono tutte le condizioni per farlo.”

Il segretario generale della Funzione Pubblica Cisl si riferisce alla disponibilità espressa dalla società capogruppo di voler avviare 3 nuove strutture (Horus, Villaricca Riabilitazione e Via Campania 223) con oltre 80 posti letto complessivi, sufficienti a ricollocare il personale alla prese con la scadenza del 24, evitando pesanti disagi ai malati disabili, altrimenti impossibilitati ad effettuare terapie riabilitative senza l’assistenza familiare in loco.

L’Asl Na/2, competente per territorio, non ha ancora completato la procedura per gli accreditamenti e l’autorizzazione alle nuove strutture, per cui sui 41 componenti del personale sanitario pende ancora la spada di Damocle del licenziamento. Per evitarlo, Fp Cisl e Fials hanno chiesto di essere ricevuti dalla Giunta. Ma hanno atteso vanamente dalle 9,30 alle 14,30 senza che nessuno si sia degnato di convocarli. “Il presidente De Luca – ha detto il capodelegazione Fulvio Pacca – ha preferito incontrare miss Italia anziché 41 persone che rischiano di perdere il posto e di andare sul lastrico assieme alle loro famiglie”.