Sant’Agata, riunione in comune per salvare il Cmr
28 Giugno 2019Sono circa trecento i bambini, con attività riabilitative in corso, che non hanno bisogno di un centro qualsiasi ma, ai fini della continuità terapeutica, del Cmr e dei suoi operatori.
Un incontro, voluto dal sindaco Giovannina Piccoli di Sant’Agata dei Goti e destinato ai colleghi dei comuni dell’area caudina, telesina e della limitrofa provincia di Caserta, per discutere della vicenda del Centro medico riabilitativo Cmr e verificare, tutti insieme, le azioni cui dare concretezza per la salvaguardia della struttura. L’appuntamento, fissato per ieri, alle 17.30 nell’aula consiliare del comune, ha registrato la partecipazione, folta di primi cittadini o loro delegati.
I rappresentanti delle comunità territoriali servite dal Cmr hanno ascoltato, per poi giungere ad una prima conclusione, anche il comitato delle mamme dei pazienti assistiti dalla struttura, circa 300 bambini con attività riabilitative in corso e che non hanno bisogno di un centro qualsiasi ma del Cmr e dei suoi operatori. Hanno partecipato anche alcune operatrici del Centro impegnate a portare avanti la battaglia, che “non le vede contrapposte ad altri lavoratori all’interno dell’azienda – hanno tenuto a sottolineare con la loro portavoce, Mariella Piscitelli – ma in assoluta sintonia con tutti”.
Il sindaco Piccoli, riassumendo tutti gli interventi dei colleghi ha evidenziato la necessità di impegnarsi a cercare, concordemente, una possibile azione che veda coinvolti utenti, operatori, istituzioni. Si chiede, alla politica, un supporto ad un’azione che affermi il diritto ad una continuità terapeutica dei bambini e ad una assistenza sanitaria che vada nella direzione della cura delle diversità e che la trasformi in normalità ed autosufficienza. E questo va, ovviamente, di pari passo con le tutele dei lavoratori impegnati nel Cme, nessuno escluso.
Un sentito ringraziamento, infine, la prima cittadina ha voluto rivolgerlo “ai colleghi oggi intervenuti ed anche a quelli assenti, ampiamente giustificati per altri impegni e che sicuramente non mancheranno ai prossimi appuntamenti. Grazie alle mamme che hanno portato una testimonianza diretta della situazione che stanno vivendo e che vivono i loro bambini assistiti. E grazie agli operatori del Cmr intervenuti.
Non c’è molto altro da dire, se non che queste donne e questi piccoli pazienti e questi lavoratori vanno assolutamente ascoltati, compresi e nei limiti delle possibilità istituzionali, supportati. Noi lo stiamo facendo e questo incontro ne è una prova, tangibile. Noi sindaci abbiamo raggiunto una prima importante intesa sulle prossime azioni da porre in essere: la stesura di un documento di intenti che ci vedrà impegnati presso Ministero della Salute del Lavoro e dell’Economia per questa giusta causa collettiva”.