Sant’Agnello, ospedale unico sogno o realtà?
7 Dicembre 2018Sagristani: “Il nuovo plesso potrebbe offrire all’utenza della penisola sorrentina un monoblocco con servizi sanitari a cinque stelle, così come l’offerta turistica dei nostri alberghi ma, nel frattempo, dobbiamo rilanciare le nostre strutture partendo dall’ospedale di Sorrento”.
E’ un fiume in piena, Piergiorgio Sagristani, medico pediatra, sindaco di Sant’Agnello con un passato politico di assessore provinciale. “L’idea progettuale di un ospedale unico in penisola sorrentina, da realizzarsi in parte nell’area attualmente occupata dall’ospedale “Mariano Lauro”, fin dal primo momento ha trovato d’accordo i primi cittadini dei comuni di Vico Equense , di Meta, Piano di Sorrento, Sant’Agnello, Sorrento e Massa Lubrense cui è seguita l’approvazione del progetto di massima da parte della giunta Caldoro e, successivamente, il rilancio da parte dell’attuale governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca.”
“Nelle more del finanziamento della cifra occorrente per i lavori da parte del ministero competente, 60 milioni di euro, da integrare con la vendita della struttura ospedaliera sorrentina – ha aggiunto il sindaco Sagristani – occorre rilanciare l’ospedale di Sorrento, migliorandone la struttura e bandendo nuovi concorsi per primariati d’eccellenza e per dotarlo di personale infermieristico sufficiente. A tale proposito il dott. Sagristani precisa che bisogna assolutamente provvedere all’apertura delle tre stanze chiuse in ortopedia per non idoneità dei bagni ed evitare nello stesso reparto l’attuale promiscuità tra degenti e ricoverati per terapie oncologiche.”
“Per la soluzione di questi problemi -ha continuato il sindaco di Sant’Agnello – bisogna dare all’attuale direttore sanitario dell’ospedale, Luigi Esposito, profondo conoscitore della sanità in penisola sorrentina, piena fiducia ed operatività”.
“L’ attenzione dei vertici della sanità regionale – ha poi concluso Piergiorgio Sagristani – deve essere rivolta a tenere fuori la politica dalle nomine, soprattutto i primariati. E’ una cosa che ho sempre evitato, dandone io stesso esempio. E a questo proposito penso anche che debba essere rivisto il depotenziamento della struttura apicale di Cardiologia dell’ospedale di Sorrento, oggi legata a Castellammare, dopo l’andata in pensione dell’ultimo dirigente, così come l’attivazione di un nuovo concorso per la chirurgia nei due ospedali di Vico Equense e Sorrento”.
Una chiacchierata a “cuore aperto” con un medico, oggi primo cittadino di Sant’Agnello, votato più volte, con maggioranza bulgara, che riesce ancora a tenere fuori l’appartenenza partitica da regali politici.