Santiago Acebal, seguire una dieta equilibrata è molto importante per uno sportivo

Santiago Acebal, seguire una dieta equilibrata è molto importante per uno sportivo

1 Marzo 2025 Off Di Marco Magliulo & Pasquale Maria Sansone

Santiago Acebal, centrocampista argentino con buone doti tecniche – come del resto è tipico del Calcio sudamericano – ha maturato esperienze nella serie B del Paese natale ed attualmente è in forza nella “Stelle Azzurre Silane”, squadra militante nel campionato di promozione della Calabria.

In tutti i Paesi  latini il Calcio è sicuramente lo Sport più diffuso e seguito, Lei come si è avvicinato a questa pratica sportiva?

Uno dei sogni più diffusi fra i bambini in Argentina è quello di diventare calciatore.

Io, come molti altri, ho iniziato sin da piccolo a frequentare, grazie al grande sostegno dei miei genitori, scuole calcio non solo della mia città ma anche di quelle di centri limitrofi.

Dall’Argentina in Italia, che è un po’ una seconda patria per i cittadini della “Pampas sconfinata”. Come si è trovato qui da noi?

 L’Italia è un paese che in parte mi appartiene, viste  le mie origini italiane per via materna. Adattarmi in Italia è stato abbastanza semplice anche se qui il calcio, rispetto a quello sudamericano, ha delle caratteristiche diverse: risulta essere più tattico e organizzato.

Mi sono stabilito in Calabria e posso parlare solo di belle esperienze. Questa positività che ho vissuto e sto continuando a vivere, mi ha spinto a creare un’associazione sportiva, Focus Sport, appositamente realizzata per accompagnare ragazzi provenienti dal mio paese nell’inserimento in squadre italiane di diverse categorie.

L’alimentazione è importante per uno sportivo. Lei segue un particolare regime alimentare?

Seguire una dieta equilibrata è molto importante. In Argentina siamo amanti della carne, specialmente dell’asado. In Italia ho avuto modo di apprezzare la dieta mediterranea e, miscelando le due culture culinarie, cerco di assumere un buon rapporto di carboidrati, proteine e grassi sani.

Le cose buone e negative sia dell’Argentina che dell’Italia.

Dell’Argentina amo il calore della gente, l’allegria e il modo lieto che la gente ha di vivere la giornata nonostante i problemi economici presenti da un po’ di anni Come, ad esempio, l’inflazione, che rende la vita difficile per molti.

Dell’Italia apprezzo l’ospitalità e la qualità della vita. Se dovessi trovare un aspetto negativo, direi che a volte si tende ad essere un po’ più chiusi nei confronti del nuovo rispetto al Sud-America.

Anche per chi non è tifoso del Napoli, Maradona resta il più grande calciatore di sempre. Lei condivide?

Assolutamente sì, Maradona non è solo un simbolo del calcio argentino ma del calcio mondiale. Con il suo talento è stato capace di far innamorare milioni di persone.

La sua importanza va oltre il campo da gioco, rappresentando il riscatto sociale, l’orgoglio argentino e la lotta contro le ingiustizie.

Sono stati tanti i campioni argentini che hanno militato nel nostro calcio negli ultimi decenni. Tanto per citarne qualcuno:  Sivori ed in tempi più recenti Milito, Passarella, Zanetti, Batistuta. C’è tra questi campioni, magari anche oltre i pochi citati, qualcuno di cui lei ha particolare considerazione?

Javier Zanetti è uno che ammiro non solo come leggenda del calcio. È, infatti, uno straordinario esempio di professionalità, dedizione e realizzazione, dentro e fuori dal campo. Con l’Inter ha scritto la sua storia, diventando non solo una leggenda del club ma anche un esempio di integrità e spirito di sacrificio. Anche dopo il ritirodal calcio giocato, le sue attività di beneficenza dimostrano che è molto più di un semplice calciatore, è un vero sportivo e un modello da seguire.