Sciagura del Faito, i risultati dei primi rilievi

Sciagura del Faito, i risultati dei primi rilievi

19 Aprile 2025 Off Di Gaetano Milone

Tragedia del Faito, nuovo aggiornamento sulle condizioni del ferito (unico superstite della cabina precipitata) dall’ospedale del Mare dove è ricoverato in condizioni critiche. “Il paziente ricoverato presso il P.O. Ospedale del mare – si legge nel bollettino medico –  resta – anche nelle ore post intervento di chirurgia ortopedica – stabile nella sua gravità.
Questa mattina è prevista una rivalutazione clinico-strumentale ed in mancanza di controindicazioni l’equipe medica valuterà la temporanea sospensione della sedazione per procedere alla valutazione dell’obiettività neurologica.
Resta intubato per la protezione delle vie aeree e supporto ventilatorio; attualmente ventilato meccanicamente in sedazione profonda.
Permangono le condizioni critiche e la prognosi resta riservata”.

Intanto trovano quasi certezza le ipotesi formulate sulle dinamiche dell’incidente che ricostruiamo con il supporto di “addetti ai lavori”.

  Causa scatenante della tragedia la rottura della fune trainante della cabina (cavo in acciaio), – gli impianti moderni ne hanno due a detta di esperti – e l’inspiegabile non funzionamento del freno di emergenza con rotolamento all’indietro della “panarella” per circa un chilometro a folle velocità, che dopo l’urto ad uno dei piloni è precipitata nel vuoto.

 La funivia che collega Castellammare con il Monte Faito, inaugurata nel lontano 1952 con due stazioni, una a Castellammare, altezza 68 metri sul livello del mare e l’altra a monte Faito 1131 metri sul livello del mare, su una distanza di poco meno di tre chilometri che vengono coperti in otto minuti, ad una velocità di sette metri e mezzo al secondo, ha un tragico precedente nel 1960 con altro incidente dovuto all’alta velocità della cabina in discesa che causo 4 morti e 30 feriti. 

 Dopo il lutto cittadino di ieri, e la visita dell’Arcivescovo di Sorrento- Castellammare mons. Francesco Alfano alla stazione di partenza della funivia, la città di Castellammare di Stabia continua ad interrogarsi (i tempi dell’inchiesta saranno lunghi) sulle cause di questa terribile sciagura che è costata la vita a quattro persone, e sull’affidabilità dell’Eav gestore anche della sgangherata linea ferroviaria in un momento di rilancio turistico-commerciale della città delle acque e dello stesso monte Faito.