Sclerosi multipla, possibile nuovo trattamento

Sclerosi multipla, possibile nuovo trattamento

18 Giugno 2021 0 Di La Redazione

Il lavoro di ricerca è basato sulla stimolazione e l’introduzione di molecole prodotte dall’organismo, le lipossine appunto, che innescano il processo di risoluzione dell’infiammazione attraverso la produzione delle resolvine.

 

Uno studio internazionale, pubblicato dalla rivista Cell Reports, ha scoperto nelle lipossine un possibile trattamento della Sclerosi Multipla, con la quale in Italia si confrontano quotidianamente circa 130mila persone. Lo comunica la Fism, la fondazione dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Aism), che ha cofinanziato la ricerca.

Le ‘lipossine’ sono le molecole che iniziano la fase conclusiva di un processo infiammatorio acuto, innescando la successiva produzione delle resolvine, ossia le molecole responsabili dei processi di riparazione e ripristino dell’equilibrio con l’ambiente esterno dei tessuti danneggiati.

Il lavoro di ricerca è basato sulla stimolazione e l’introduzione di molecole prodotte dall’organismo, le lipossine appunto, che innescano il processo di risoluzione dell’infiammazione attraverso la produzione delle resolvine.

Queste molecole sono necessarie per interrompere e guarire l’infiammazione che, nel caso della Sclerosi Multipla, è il processo scatenante della malattia. “L’obiettivo – spiega Valerio Chiurchiù, neuroimmunologo, ricercatore dell’Istituto di Farmacologia Traslazionale Cnr di Roma e della Fondazione Santa Lucia Irccs, prima firma dello studio – è stato quello di verificare la possibile efficacia delle lipossine nel correggere quei processi immunitari autoreattivi che nella sclerosi multipla portano al riconoscimento e distruzione della guaina mielinica. I risultati dello studio – prosegue Chiurchiù – hanno dimostrato l’effettiva capacità delle lipossine di modulare queste popolazioni di linfociti autoreattivi in modelli sperimentali.”